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Ciambetti: Lavoro versus Speculazione

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 12 Ottobre 2010 alle 15:59 | 0 commenti

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Roberto Ciambetti, Regione Veneto  -  Economia reale, fabbriche, industria, operai: questo è il significato reale, immediatamente colto dagli analisti, del Nobel per l'Economia attribuito a Diamond, Mortense e Pissarides. E' un segnale importante, perché invita governati, studiosi e specialisti a concentrarsi sui problemi del mondo del lavoro dopo anni dedicati in prevalenza a banche e finanza.

E' una svolta, una svolta importante per tutte le regioni produttive segnate dagli insediamenti industriali e dal mondo del lavoro che ruota attorno alla fabbrica e alla produzione. Lavoro versus speculazione, verrebbe fatto di dire, con l'obiettivo di superare quello che è un dato irrisolto della ripresa-post crisi, cioè il calo occupazionale.
Come ammonisce Tremonti, la speculazione non demorde ed è pronta a colpire; il fatto che gli high yield bond, le obbligazione ad altissimo rendimento, abbiano conosciuto una crescita incredibile negli ultimi mesi allarma almeno i più cauti: il confine tra un high yield bond e gli junk bond può essere più labile di quanto non si creda. C'è ancora una massa incredibile di prodotti finanziari e prodotti finanziari soggetti a fluttuazione di valore indipendenti da elementi reali e svincolati da ogni considerazione di impatto sociale o ambientale.
Insomma, l'emergenza spazzatura non è di certo superata e non possiamo permettere che questa emergenza releghi il nodo occupazionale in secondo piano o che travolga per la seconda volta l'economia reale. Ma sia chiaro: non c'è solo la speculazione dei pirati in Borsa; c'è anche la speculazione di una politica che non vuole capire che è finita l'era del contributo facile, dell'assistenzialismo, del privilegi. Certi privilegi sono tossici per la società, soprattutto quando esiste l'emergenza occupazionale.
Senza lavoro non si può sviluppare la spirale virtuosa quanto concreta tra reddito, consumi, risparmi. Ed è in questo scenario che va posta anche la questione della guerra dei cambi, con l'Euro che sta diventando sempre più un vaso di coccio tra vasi di ferro, rivalutato com'è e compresso tra Dollaro Usa e Renminbi, Yen e Franco Svizzero per non parlare della forza brasiliana che va sempre più imponendosi ben fuori i confini sudamericani. Nell'Europa ancora convalescente, l'Italia non è esattamente un soggetto trainante: è anche vero che in questi anni si sono stabilizzati i conti pubblici con l'apprezzamento di tutti gli organismi sovranazionali e si è gestita la crisi economica senza giungere a devastanti tensioni sociali.
Ma è anche vero che oggi l'economia reale, quella fatta di fabbriche, capannoni, materie prime e semilavorati, imprenditori e operai, sconta una eccessiva imposizione fiscale decisamente sproporzionata ai servizi resi, appesantimenti burocratici all'impresa e gravami che sfociano in disservizi mentre i privilegiati delle rendite facili, false pensioni o dell'assistenzialismo improduttivo non si sono di certo placati e con essi la politica che sia alimenta con il loro voto.
Sappiamo che oggi gli scenari sono ben lungi dall'essere assestati, sappiamo che bisogna sconfiggere ogni forma di speculazione. L'assegnazione del Nobel a tre studiosi del mercato del lavoro è il segno di un mondo che guarda al domani con una scelta ben precisa: nel futuro non c'è spazio per sprechi, vecchie politiche di chi compra voti in cambio di prebende, contributi, aiuti, assistenzialismo e via dicendo.
Roberto Ciambetti

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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