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Ciambetti: Festa dell'Unità? Quelle vere le facevano una volta e non c'erano i tricolori....

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 16 Marzo 2011 alle 17:06 | 0 commenti

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Roberto Ciambetti, Regione Veneto  -  "Festa dell'Unità? No, le feste dell'Unità, quelle vere, quelle autentiche, non si fanno più da un pezzo". Roberto Ciambetti, assessore regionale del Veneto, interviene nelle polemiche sul 17 marzo. "Un tempo, alle vere feste dell'Unità c'erano i Comunisti, quelli veri, che mica andavano in giro con il tricolore - spiega Ciambetti - Il tricolore, casomai, lo sventolavano i missini, gli unici che pronunciavano parole oggi scomparse dal lessico della politica, parole arcane e straniere per buona parte della politica italiana, parole come Patria: non è strano che in mezzo a tante polemiche di questi giorni, tra inni e bandiere, della Patria i sostenitori dell'Unità non parlino di patria?

 Perché"? Forse perché della Patria, della nazione, ai promotori dei festeggiamenti odierni, poco interessa. Lo scopo è dire: giù le mani dallo stato, giù le mani da quella fabbrica di consensi e sperperi che ci porta in testa alle classifiche mondiali di inefficienza, tassazione, corruzione, controllo della malavita di intere Regioni". L'assessore regionale veneto poi nota come "c'è il bisogno di tenere distinto l'idea di stato da quella di nazione - spiega Ciambetti - lo stato può cambiare, è una forma, è un contenitore che può e deve mutare. Un tempo c'erano i sudditi, oggi ci sono cittadini. Ci sono stati totalitari, come quello che sorse il 17 marzo 1861 a Torino, ci sono democrazie parlamentari, come quella fondata dalla Costituzione italiana, ci sono stati federali democratici come gli Usa o la Germania. Un bavarese si sente tedesco, parla tedesco, ha una cultura tedesca, prima di tutto è bavarese, quindi tedesco ed europeo: è un sovversivo? No, è un bavarese fiero di essere tale. Io sono fiero di essere veneto. In Italia possiamo pensare che esistono veneti, lombardi, siciliani...e che ciascun popolo ha pari dignità? Purtroppo si è voluto caricare di significati diversi una data che poteva diventare un momento di riflessione sull'unità delle molteplicità e sulle possibilità che offre un federalismo vero per affrontare le sfide vere della società"


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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