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Ciambetti: debito pubblico in crescita, ma Regioni e pensionati tirano la cinghia

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 14 Maggio 2015 alle 23:20 | 0 commenti

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Roberto Ciambetti, assessore regionale del Veneto al bilancio

Sui numeri non si bara: è lo stato che non riesce a mettersi in regola. Il decentramento,  gli istituti di previdenza sociale invece hanno fatto la loro parte: il debito delle Amministrazioni pubbliche centrali  è aumentato in marzo di 15,3 miliardi, a 2.184,5 miliardi superando il precedente massimo di 2.169 toccato nel mese di febbraio.

La singolare anomalia di uno stato che pretende sacrifici da tutti, salvo poi esimersi dall’intraprendere qualsiasi dieta. I dati di Banklitalia suonano come sirena d’allarme che non può rimanere inascoltata. Le amministrazioni locali hanno diminuito il loro debito e anche gli istituti di previdenza sono riusciti a contenere l’indebitamento: nonostante ciò, il debito complessivo è cresciuto di una quindicina di miliardi, diciamo una mezza manovra finanziaria. Nel 2013 Le Regioni avevano un debito pari a 37 miliardi e 289 milioni, scesi a marzo 2015 a 33 miliardi e 764 milioni con una diminuzione del 9.45 per cento. Anche le Province hanno diminuito il loro monte debitorio del 5.83 % dal 2013 a marzo 2015, mentre i comuni sono scesi da 47 miliardi 463 milioni a 46 miliardi 183 milioni  con il calo del 2.6 per cento. Complessivamente le amministrazioni locali sono passate da 108 miliardi 585 del 2013 a 99 miliardi 618 milioni:  diminuzione dell’8.25 % complessivo. Nel dettaglio noto che il Nordest è passato dal 15 miliardi 456 milioni di stock debitorio nel 2013 a 13 miliardi 553 milioni, con un calo del 12.31, il che la dice lunga su chi, più di altri, si accolla in tutti i sensi il peso del risanamento. Ma il risanamento non può esistere se il debito, anziché diminuire, continua a crescere quando quasi tutti stiamo spendendo meno: la situazione è molto più grave di quanto non si pensi, perché c’è una emorragia di fondi che fa capo allo stato e che noi paghiamo abbattendo la qualità della vita.

Ma di questo tipo di emorragie si muore.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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