Ciambetti: 64 milioni in più per Comuni e Province con il Patto verticale
Martedi 28 Aprile 2015 alle 17:37 | 0 commenti
L'Assessorato Bilancio Enti locali della Regione Veneto annuncia il Patto regionale verticale incentivato
Su proposta dell’assessore regionale al Bilancio ed Enti Locali, Roberto Ciambetti, la Giunta regionale ha deliberato oggi di trasferire a Comuni, Province e Città Metropolitana che ne avevano fratto richiesta una quota regionale di Patto di Stabilità pari a circa 64 milioni di €.
“Si tratta del Patto regionale verticale incentivato – ha spiegato Ciambetti – grazie al quale viene data la possibilità agli enti locali di spendere una cifra abbastanza consistente superando i vincoli del Patto di Stabilità : il saldo regionale non muta, in quanto la Regione contestualmente diminuisce la propria capacità di spesa. L’operazione è di grande rilevanza per gli enti locali, una autentica boccata d’ossigeno, con la possibilità di liberare risorse e così affrontare spese che altrimenti non si sarebbero potute sostenereâ€. Dei 64.000.000 milioniì di €, 48.000.000 vanno a favore dei Comuni e 16.000.000 € a favore delle Province e delle Città Metropolitane. “Sono giunte in Regione 221 domande: 5 da Province e città metropolitane, 216 dai Comuni oltre all’unica richiesta, quella del Comune di Ponzano, che è stata presentata fuori tempo massimo e senza i requisiti richiesti. Statisticamente 110 domande sono di Comuni tra i mille e i 5 mila abitanti per un totale di 10.765.648 euro, 81 di Comuni tra i 5 mila e il 15 mila abitanti per 27.509.454 €, 21 di Comuni tra 15 mila e 50 mila abitanti per spazi finanziari pari a 6.566.059 e 4 di comuni oltre 50 mila abitanti con una richiesta complessiva di 8.009.423 €. A queste si sommano 5 domande da Province e città metropolitane per 9.300.752 ۠Tra le curiosità , a parte 8 Comuni che hanno presentato una domanda per 0 € di spazi, la quota di spesa più bassa spetta al Comune di Sanguinetto, in provincia di Verona, che aveva chiesto spazio di spesa per 1.487 € vedendosene attribuiti 2.000 €. “Gli arrotondamenti come nel caso di Sanguinetto – ha spiegato Ciambetti – sono stati possibili perché la somma delle domande non raggiungeva, per altro di poco, il tetto a diposizione e così abbiamo potuto soddisfare le richieste arrotondandole al rialzo anziché al ribasso come di norma avvieneâ€. Tra i Comuni minori la quota più significativa di spesa è stata riconosciuta a Zimella nel Veronese, con 1.132.000€, seguito da Domegge di Cadore con 755 mila €. Tra i comuni compresi tra i 5001 e i 15.000 abitanti è Cortina d’Ampezzo a vedersi assegnata la maggiore capacità di spesa per 4.827.000 €. “E’ chiaro che potendo aprire i cordoni della borsa – ha concluso Ciambetti – molte amministrazioni locali possono affrontare con maggiore tranquillità i prossimi mesi. E’ anche vero che davanti a queste cifre si comprende l’assurdità del meccanismo astruso del Patto di Stabilità , che impedisce la spesa ai Comuni che hanno risorse in cassa, creando così situazioni di autentico disagio e difficoltà alla lunga insostenibili. Il provvedimento odierno contribuisce a sollevare gli enti locali che, assieme alla Regione non dimentichiamolo, in questi anni hanno sopportato a livello nazionale quasi il 50 per cento delle varie manovre e spending review imposte dal governo, mentre lo stato di queste manovre e revisioni della spesa si è accollato solo il 15 per centoâ€
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