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Chisso: accordo su espropri pedemontana grazie al mondo agricolo

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 8 Novembre 2011 alle 21:47 | 1 commenti

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Renato Chisso, Regione Veneto - "Prosegue la linea dell'accordo sulle grandi opere con le organizzazioni del mondo agricolo del Veneto. Le ringrazio: si sono fatte parte in causa per difendere giustamente gli interessi dei loro associati e ci hanno aiutato a trovare un punto di equilibrio con reciproca soddisfazione per tutte le parti coinvolte". Lo ha affermato l'assessore alle politiche della mobilità del Veneto Renato Chisso, che oggi pomeriggio, nella sede di Veneto Strade, ha sottoscritto con il Commissario straordinario e le organizzazioni professionali Coldiretti, Confagricoltura e CIA regionali l'accordo quadro sugli espropri che servono per la realizzazione della Superstrada Pedemontana Veneta.

Si tratta di un aggiornamento di un precedente accordo che aveva utilizzato come criterio di base il Valore Agricolo Medio (VAM), dichiarato successivamente illegittimo dalla Corte Costituzionale come riferimento per determinare l'indennità di esproprio.

Sono stati pertanto messi a fuoco nuovi parametri che, secondo le parti firmatarie, saranno in grado di ristorare in modo equo gli imprenditori coinvolti con proprietà che servono alla realizzazione dell'arteria, che si estenderà per 95 km da Spresiano, in provincia di Treviso, a Montecchio Maggiore, nel vicentino.
"Le grandi opere che servono al Veneto e al nostro Paese - ha aggiunto Chisso - si fanno solo se c'è un accordo sul valore da attribuire all'esproprio: un dato che non è solo patrimoniale, perché incide non soltanto sui metri quadri, ma sull'attività e sul reddito futuro, e che è negativo anche per i sentimenti di chi è lì magari da generazioni. Noi dobbiamo e vogliamo realizzare la superstrada e lo vogliamo fare con la pace sociale, che non riguarda quelli che gridano di più ma coloro che sopportano il peso vero dell'intervento, che vanno anch'essi fin d'ora ringraziati e ristorati adeguatamente nei tempi più brevi".


Commenti

Giordano Lain
Inviato Mercoledi 9 Novembre 2011 alle 07:37

Come è scritto molto bene nell'articolo seguente: "Alluvione, tra marchettari dello sviluppo e lacrime di coccodrillo", Chisso, le associazioni di categoria degli agricoltori e tutti gli attori di questa immensa cementificazione con annesse speculazioni che è l'autostrada Pedemontana Veneta, ANDREBBERO MESSI AL MURO!!!
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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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