Licenziamenti Chimento, la Fim Cisl precisa le sue posizioni per evitare strumentalizzazioni
Martedi 25 Settembre 2012 alle 14:43 | 0 commenti
Carla Marcheluzzo, Santino Turra, Fim Cisl di Vicenza - Tre anni e otto mesi di cassa integrazione chiesti dalla Fim Cisl hanno evitato gli esuberi che l'azienda Chimento aveva annunciato più di tre anni fa, con la speranza che trovassero collocazione nel tempo più lavoratori possibile e che l'azienda uscisse dalla crisi che sta attraversando, permettendo il rientro di coloro che nel frattempo non avessero trovato soluzioni occupazionali. Ma purtroppo la crisi perdura e non risparmia la Chimento (nella foto Carla Marceluzzo e Santino Turra, Fim Cisl).
Le condizioni di mercato del settore orafo in forte contrazione e la modifica della Chimento da fabbrica orafa settore dello stampato ad azienda produttrice di gioielli, cambiamento che non si realizza in breve termine, non hanno permesso di evitare gli esuberi.
Il vero problema non è oggi di continuare con gli ammortizzatori, che abbiamo sempre chiesto, ma di trovare collocazione alle persone che perderanno il posto di lavoro e che pur dopo anni di ricerca e di cassa integrazione, sono ancora disoccupate.
Forse tutte le organizzazioni sindacali dovrebbero chiedersi se il sindacato deve lottare solo per sussidi di assistenza e/o per la mobilità invece che agevolare il passaggio da un posto di lavoro ad un altro.
Fino ad ora il nostro intervento ha evitato gli esuberi, che è sempre stato il nostro obiettivo. Lo sciopero è uno strumento importante e lo abbiamo usato in abbondanza di fronte alle chiusure al dialogo, messe in atto dall'azienda, a fronte delle richieste sindacali. Lo sciopero rimane uno strumento da utilizzare per raggiungere gli obiettivi e non certo il fine.
Fino ad oggi le trattative con la Chimento hanno permesso di evitare i licenziamenti, ora lavoriamo ancora per trovare soluzioni che possano tutelare al meglio le maestranze, non escludendo ulteriori ricorsi ad ammortizzatori sociali che tutelino i lavoratori nella fase di ricerca di soluzioni occupazionali.
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