Che fare dopo le primarie? Sempre lo stesso, anche a Vicenza: lo sostiene Baldo
Lunedi 3 Dicembre 2012 alle 08:36 | 0 commenti
Riceviamo da Italo Francesco Baldo e pubblichiamo.
Ha vinto senza ombra di dubbio Bersani, il Segretario e non poteva essere che così. E' illusione che un partito possa cambiare con le primarie il proprio "capo". Negli USA le primarie hanno un senso preciso, perché cercano di invidiare "il capo". Non esiste un capo prima della consultazione all'interno del partito. Non ho mai creduto alle primarie fatte "all'italiana".
Infatti. il capo, cioè Bersani, designato secondo la volontà del Partito riunito a Congresso e secondo il principio del centralismo democratico, è l'uomo del Partito e tutti coloro che militano nel Partito debbono essere applicare la sua linea. Basti ricordare la decisione del vero capo su Monti e come tutti l'abbiano seguito senza troppo discutere. Ciò che ha nuociuto a Renzi è stato proprio quello di non aver compreso che egli altro non era che un quadro del partito e pertanto non ricordava l'importante riflessione: "Una giusta linea politica non serve per essere proclamata, ma per essere applicata. E per applicare una giusta linea politica occorrono dei quadri, occorrono degli uomini che comprendano la linea politica del partito, che la concepiscono come la loro propria linea, che siano pronti a realizzarla, che sappiano metterla in pratica e siano capaci di risponderne, di difenderla, di lottare per essa. Senza di ciò la linea politica giusta rischi di restare sulla carta. Ed è qui che si presenta il problema di una giusta scelta dei quadri, della formazione dei quadri, dell'avanzamento di uomini nuovi, di una buona distribuzione dei quadri, della loro verifica secondo il lavoro compiuto."
Ecco perché Renzi ha sbagliato, egli ha creduto di potersi, da quadro, erigere a capo. Si è dimenticato che il capo non è frutto di una semplice elezione, ma è la via e la verità del partito, quindi non può né essere contestato né allontanato se non deciso dal partito. 85 anni fa ci fu un tentativo analogo, un esponente del Partito cercò anche con la piazza di forzare il potere del capo e sappiamo bene come finì!
Domandina vicentina
Cosa ne sarà del Sindaco che ha osato sfidare il potere del Vice-sindaco-quadro designato dal Partito?
P.S. Il brano riportato è tratto dal Rapporto al XVIII Congresso del partito, autore Stalin e vale anche per il XVIII del Partito cinese del 2012.
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