Cgil:sciopero Vibeton,oltre 80%! Ora trattativa
Lunedi 4 Ottobre 2010 alle 18:35 | 0 commenti
Cgil Vicenza - Sciopero riuscito alla Vibeton: adesioni sopra l'80%; riaperta trattativa con azienda, ma l'agitazione resta fino al raggiungimento dell'intesa!
Si è svolto oggi lo sciopero dei lavoratori del gruppo Vibeton di Vicenza, azienda leader nel settore calcestruzzi che conta un centinaio di addetti fra impiegati e operai. All'astensione dal lavoro ha aderito oltre l'80% delle maestranze.
Massimo Esposito della FILLEA CGIL ha fatto sapere che a seguito della protesta l'azienda ha fatto un passo indietro: ha revocato la riduzione dello stipendio dei lavoratori. Il gruppo vicentino voleva tagliare i costi riducendo gli stipendi del 20% circa per rendere l'azienda più competitiva di fronte ai prossimi appalti: i lavoratori si sarebbero trovati dai 150 ai 200 euro in meno al mese in busta paga.
Di fatto - spiega il segretario FILLEA Massimo Esposito - la direzione Vibeton vorrebbe far saltare gli accordi di secondo livello: degli istituti che esistono da 20 anni in questa azienda come il premio di risultato e il premio di presenza oltre all'indennità di trasferta.
Tagliare i costi aziendali per far fronte alla crisi solo limando gli stipendi è una situazione inaccettabile per i rappresentanti dei lavoratori, anche perché in due anni di trattative alla Vibeton sono state già fatte molte concessioni sulla flessibilità !
Ora - raccontano alla FILLEA CGIL - la trattativa è riaperta perché l'azienda dimostra di voler trattare.
Mercoledì vi sarà un incontro bilaterale e il sindacato degli edili è fermamente convinto che i salari dei lavoratori non vadano intaccati. Si torna alla trattativa in modo responsabile - affermano alla FILLEA - per cercare un'intesa che non vada a svantaggio esclusivamente dei lavoratori e per verificare il piano industriale e degli investimenti previsti dalla Vibeton.
La mobilitazione rimane, rimane il blocco degli straordinari e i lavoratori si riservano di organizzare altre trattative di protesta dopo la riunione di mercoledì e in attesa di un accordo pieno tra le parti.
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