Cgil su Pluto: inaccettabili metodo e merito per territorio vicentino sempre più vulnerabile
Martedi 4 Settembre 2012 alle 17:11 | 0 commenti
Segreteria CGIL Vicenza - Il territorio vicentino ha già dato e la ferita della nuova base al Dal Molin non e' ancora rimarginata: ogni ulteriore struttura militare, per quanto su terreni, ahinoi, già sottratti da molti anni alla sovranità vicentina, appesantirebbe il profilo militare della città e dei suoi colli, rendendola sempre più vulnerabile. Vicenza rischia di candidarsi a diventare una grande piattaforma militare per gli Usa, senza che cittadini e Istituzioni ne siano nemmeno informate e senza che si possano capire le ricadute in termini ambientali e di sicurezza collettiva. Metodo e merito sono inaccettabili.
Come spesso accade per le grandi opere o per i progetti in ‘project financing' (e Vicenza comincia ad avere qualche esempio dal Dal Molin all'ospedale di Santorso)' contratti, accordi, contenuti sono tenuti secretati: e' un grande problema di democrazia quello che si pone, oltre che di merito.
Sosteniamo pertanto le Istituzioni che stanno interpellando Roma - auspichiamo per opporsi alla nuova opera militare - e ribadiamo che i grandi temi che hanno attraversato il dibattito pubblico degli anni passati (pace, guerra, ambiente, democrazia, sostenibilità e costituzionalità ...) non vanno abbandonati e devono riprendere con la realizzazione del Parco della Pace un nuovo impulso.
Esso deve diventare al più presto uno spazio comune dei cittadini, anche al fine di sottrarre definitivamente quel terreno a ulteriore ingordigia militare.
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