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Cgil spaccata come la sinistra: per la segreteria generale Vincenzo Colla contri Maurizio Landini

Di Rassegna Stampa Martedi 25 Dicembre 2018 alle 17:25 | 0 commenti

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Anche la Cgil finisce nel tritacarne delle divisioni della sinistra. Dopo la candidatura a segretario generale di Maurizio Landini, avanzata personalmente da Susanna Camusso, ieri è stata ufficializzata quella alternativa di Vincenzo Colla, già segretario dell'Emilia Romagna, una delle regioni più importanti e radicate del sindacato "rosso". L'annuncio è stato fatto al direttivo nazionale assicurando che, comunque vada, alla fine ci sarà un solo segretario e sarà salvaguardata l'unità interna.

Ma così non è. La candidatura era già stata avanzata informalmente nei mesi scorsi e poi era sembrata sfumare. I sostenitori di Colla, a cominciare dal sindacato Pensionati, passando, appunto, per l'Emilia Romagna, hanno preferito mettere la sordina allo scontro interno concentrandosi sui risultati dei congressi di base. Anche perché la candidatura di Landini è apparsa subito una novità: sia perché chiude il conflitto durato anni con Camusso, sia per il ruolo mediatico del personaggio e anche per la popolarità tra la base e i lavoratori in generale.

Mentre in superficie andava in onda la "tregua armata", però, nei congressi di base e in quelli nazionali, entrambi gli schieramenti sono stati molto attenti a fare incetta di delegati per il congresso nazionale. In quella sede, infatti, sarà eletta l'assemblea nazionale a cui spetta il compito di eleggere il segretario generale.

I sostenitori di Landini si dicono certi di avere la maggioranza, mentre quelli di Colla sono convinti che la platea sarà divisa a metà. Potrebbe finire 60 a 40 e si tratterebbe comunque di una rottura importante, tra l'altro all'interno dello stesso documento congressuale che così avrebbe due "interpretazioni": più tradizionale la versione di Colla, attento ai movimenti dei partiti di sinistra oltre che all'unità con Cisl e Uil; più movimentista quello di Landini con un profilo in linea con il suo passato, pur con le necessarie mediazioni interne. Colla sostiene il Tav e avversa il welfare aziendale, Landini il contrario.

Le due "interpretazioni", però, non sono state esplicitate agli iscritti che hanno fatto un congresso al buio. E non è un caso se rispetto allo scorso congresso stavolta hanno partecipato di meno. Segno di una crisi di fondo che la spaccatura in corso potrebbe rendere ancora più profonda. A meno che alla fine non si trovi la soluzione unitaria con il ritiro di uno dei due contendenti, probabilmente Colla, la cui candidatura sarebbe però servita a consolidare un ruolo forte all'interno del sindacato.

È una ipotesi che i sostenitori di Landini sostengono ma quelli di Colla smentiscono. Ma è comunque una situazione che mette la Cgil in una condizione di divisione interna e di conta sanguinosa. Ricorda quello che è accaduto per anni nei partiti della sinistra. L'esito potrebbe essere lo stesso.

di Salvatore Cannavò, da Il Fatto Quotidiano 


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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