Cgil, Cisl e Uil danno indicazioni a Variati sul futuro di Aim
Martedi 2 Agosto 2011 alle 17:11 | 0 commenti

Cgil,Cisl e Uil - In questi ultimi anni abbiamo riscontrato il graduale rilancio del Gruppo Aim e apprezzato gli indirizzi politico-organizzativi indicati dalla Amministrazione del Comune di Vicenza.
Per noi, Organizzazioni Sindacali, i criteri per giudicare un’impresa e il suo gruppo dirigente sono i risultati raggiunti, la qualità e la sicurezza dei servizi erogati alle comunità , nonché la qualità dell’occupazione.
Per noi, Organizzazioni Sindacali, i criteri per giudicare un’impresa e il suo gruppo dirigente sono i risultati raggiunti, la qualità e la sicurezza dei servizi erogati alle comunità , nonché la qualità dell’occupazione.
Non siamo stati sostenitori del presidente Fazioli a prescindere: le linee del piano industriale che ha portato avanti ci hanno convinto – appunto - nel merito. Abbiamo condiviso, innanzitutto, l’esigenza di riportare in sicurezza economica e finanziaria una società che stava andando alla deriva, era stata spezzettata e poteva essere ceduta pezzo per pezzo al mercato privato. Era una società in difficoltà su tanti fronti che costituiva fonte di spreco e condizionata da tante inefficienze. Non va dimenticato che tanti anni di incertezze non si risolvono in poco tempo.
Oggi che:
i compensi agli amministratori sono ritornati a cifre a norma di legge,
è cessato l’avventurismo imprenditoriale (ma permangono i problemi della piattaforma di Marghera e la vicenda di Assocogen),
è stata superata la galassia societaria con i suoi Consigli di Amministrazione ben remunerati,
si è arrivati all’attivo di bilancio,
si sono approntate azioni concrete di messa in efficienza del Gruppo,
c’è un piano di investimenti cospicui, con un rapporto positivo con il sistema del credito,
riteniamo che l’Amministrazione Comunale, nell’individuare il nuovo Presidente, il nuovo CdA e gli ulteriori obiettivi per il futuro prossimo, debba proporsi senza indugio ulteriori passi avanti.
Queste sono le nostre posizioni:
riteniamo strategicamente importanti le sinergie e le alleanze sviluppate fino ad oggi con l’Amministrazione di Verona, come l’accordo tra Acque Veronesi e Acque Vicentine.
Per quanto riguarda le attività che andranno a gara (come la distribuzione del gas) : chiediamo l’applicazione della ‘clausola sociale†a garanzia della continuità dell’occupazione. Le attività che resteranno ‘in house’ dovranno garantire una gestione ‘manageriale’, non clientelare, non assistenziale, individuando figure apicali all’altezza dei compiti assegnati.
Particolare attenzione va riservata a Valore Città AMCPS che stenta a decollare.
la messa in efficienza di vari rami dell’azienda non è conclusa.
Questo obiettivo va ancora perseguito, nella consapevolezza che:
i lavoratori in AIM sono, in questo senso, una risorsa per garantire il necessario cambiamento;
va implementata una efficace politica di confronto e di contrattazione mirata al miglioramento dell’occupazione, delle condizioni di lavoro, della formazione e della qualità delle prestazioni, del salario, della sicurezza sul lavoro, tramite una responsabile partecipazione dei lavoratori al raggiungimento degli obiettivi aziendali;
Anche per questa via si possono produrre un miglioramento della produttività e un buon servizio ai cittadini.
per quanto riguarda la mobilità , i tagli dei trasferimenti delle risorse nazionali e regionali devono indurre AIM a ricercare e sviluppare sinergie operative con FTV, tagliando le duplicazioni delle linee, ottimizzando e condividendo alcuni servizi, mantenendo controllati i prezzi dei biglietti e continuando ad essere sedi di buona occupazione. L’orizzonte della fusione non va abbandonato.
la struttura dirigenziale di Aim deve rispondere a criteri di competenza manageriale, trasparenza e lealtà aziendale. Altre logiche sarebbero da considerare un brusco ritorno al passato da non augurarsi affatto, perché premessa di fallimento della ‘mission’ della stessa SpA.
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