Centro diurno Istituto Trento, Ipab: lavoratori non rischiano, ma Usb non può trattare
Mercoledi 12 Settembre 2012 alle 21:55 | 0 commenti
Segreteria IPAB Vicenza - Con riferimento al tentativo di conciliazione esperito questa mattina presso la Prefettura di Vicenza e relativo alla richiesta in tal senso formulata dall'organizzazione sindacale USB nei confronti dell'Amministrazione dell'IPAB di Vicenza in merito alla gestione del Centro Diurno dell'Istituto Trento si precisa quanto segue:
-non esiste, al momento, alcun documento ufficiale e formalmente approvato da questa Amministrazione circa la forma di gestione che si intende utilizzare in futuro per la gestione del Centro Diurno per anziani non auto-sufficienti dell'Istituto Trento;
-è pur vero che questa Amministrazione sta valutando attentamente l'ipotesi di affidare la gestione del Centro a IPARK srl, società ad intera partecipazione pubblica, ritenendola strumento flessibile, professionale e in grado di ben affrontare anche la gestione integrata degli altri Centri Diurni cittadini che saranno affidati all'IPAB di Vicenza nell'ambito dell'accordo di programma fra Regione Veneto, Comune di Vicenza e IPAB medesima;
comunque si sta procedendo ad alcuni approfondimenti tecnico-giuridici in materia alla luce della recente legislazione prima di assumere un orientamento;
-nessun posto di lavoro, degli attuali 8 operatori in servizio, è a rischio essendo state fornite ampie garanzie, che qui si ribadiscono, sulla possibilità di continuare a lavorare presso altri servizi dell'Ente ovvero presso lo stesso Centro Diurno come dipendenti dell'IPARK.
Questo a totale e libera scelta del dipendente;
-si evidenzia come la materia, per quanto concerne i rapporti sindacali deve essere trattata con le organizzazioni sindacali rappresentative e firmatarie del contratto collettivo di lavoro alle quali non appartiene l'organizzazione sindacale USB per propria scelta;
-il comportamento di IPAB di Vicenza, pertanto, è stato improntato al rispetto delle prerogative sindacali nell'ambito previsto dalla legge e dai contratti collettivi.
Si ritiene, pertanto, che non sussistano i presupposti per allarmismi ingiustificati rispetto a problematiche occupazionali per le quali l'IPAB si è impegnata a fornire tutte le garanzie in materia.
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