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Un'altra storia di una Vicenza svenduta: il Centro Congressi della Fiera di Vicenza. Lo pagarono FIO e Comune, Provincia e CCIA di Vicenza ma ora la IEG di Rimini lo sfrutta fino al 2030 in comodato gratuito

Di Monica Zoppelletto Giovedi 13 Aprile 2017 alle 20:44 | 0 commenti

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Possono tre enti pubblici concedere in comodato d'uso gratuito un immobile di valore a una società di cui detengono solo il 19% delle quote a fronte dell'81% posseduto da un'altra società che non ha speso nemmeno un soldo per costruire tale immobile? Ebbene è quello che è successo a Vicenza per il Centro Congressi della Fiera di Vicenza di proprietà del Comune di Vicenza, della Provincia di Vicenza e della Camera di Commercio di Vicenza che, dopo il primo periodo dal 26 aprile 2002 fino ad aprile 2015, hanno deciso di prorogarne il comodato "gratuito" fino al 2030 a favore Fiera di Vicenza Spa non tenendo contro che a guadagnarci è Rimini Fiera (81%), che, dopo dopo la fusione con Vicenza, possiede l'81% delle quote della nuova Italian Exibition Group (IEG) in cui sono confluiti i due enti fieristici.

E se prima della fusione poteva avere un senso che i tre enti vicentini concedessero l'uso gratuito del centro congressi a una società, la Fiera di Vicenza, di cui detenevano un terzo a testa, ora ci si domanda il perchè della gratuità di fatto a favore della IEG di cui sono titolari solo del 6.33% a testa?

Per capire meglio la faccenda bisogna partire dall'inizio. Il Centro Congressi, di proprietà di Comune di Vicenza, Provincia di Vicenza e Camera di Commercio di Vicenza, che ne possiedono un terzo ciascuno, è stato costruito su un terreno il cui diritto di superficie è stato a loro ceduto a tempo indeterminato per 15 milioni di vecchie lire da parte di Immobiliare Fiera di Vicenza poi confluita in Fiera di Vicenza.

La costruzione era stata eseguita proprio dall'Immobiliare Fiera di Vicenza grazie a finanziamenti del Fondo per gli Investimenti e l'Occupazione (FIO) ai tre enti pubblici (visto che il FIO non poteva finanziare società di capiale) per un valore di 14,9 miliardi di lire erogati dalla Regione Veneto su domanda della Provincia nel 1989.

Inoltre la stessa Immobiliare Fiera di Vicenza ha, poi, speso direttamente circa 4 miliardi di lire per oneri connessi finanziati con un aumento di capitale sociale da parte dei tre stessi enti per 1,2 miliardi di lire ciascuno.

L'atto di consegna definitivo della costruzione, un'opera di pubblica utilità riconosciuta dal FIO, a Comune di Vicenza, Provincia di Vicenza e Camera di Commercio di Vicenza è del 12 giugno 2000 mentre, dopo tutti gli adempimneti e gli "allestimenti", il primo contratto di comodato è stato stipulato, come detto, il 26 aprile 2002, è, quindi, scaduto nell'aprile del 2015 ed è stato prorogato fino al 2030.

In sintesi: FIO ha erogato 14,9 miliardi di lire, la Regione Veneto ha fatto da tramite operativo. il Comune, la Provincia e la Camera di Commercio di Vicenza hanno versato a Immobiliare Fiera di Vicenza 3,6 miliardi di lire per questa costruzione, Fiera di Vicenza ha fatto investimenti per attrezzare nel tempo il Centro Congressi e ora dell'opera di proprietà dei tre enti pubblici vicentini ne godono gratuitamente e per l'81% gli "amici" riminesi...

Un'altra storia di una Vicenza svenduta.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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