Centro antiviolenza, Vicenza Capoluogo: il comune promuova un progetto di comunità
Giovedi 20 Marzo 2014 alle 00:28 | 0 commenti
Parte dall'Associazione Civica Vicenza Capoluogo la proposta che il cinque per mille sia destinato al Centro antiviolenza oinvolgendo anche le imprese e la Conferenza dei Sindaci: «bisogna che il Centro antiviolenza diventi un progetto di comunità e che il Comune di Vicenza non sia lasciato solo a sostenerne le spese. Il prezioso e provvidenziale sostegno finanziario della Fondazione Cariverona che ha consentito di far partire due anni fa, il 23 maggio 2012, un progetto che per vent'anni molte associazioni hanno chiesto e perseguito con determinazione, deve saper generare nuove risorse economiche da quanti sono interessati e convinti che è urgente e prioritario dare una risposta concreta alle richieste di protezione della vita e della libertà di centinaia di donne».
Vicenza Capoluogo sollecita, quindi, in una nota l'Amministrazione cittadina a portare avanti un progetto di comunità che coinvolga più soggetti possibili non solo con un significativo stanziamento di bilancio, ma anche con un'attività di sensibilizzazione e coinvolgimento di quei mondi che da sempre s'impegnano a favore delle donne. Il Centro antiviolenza può, quindi e a parere dell'Associazione, trovare finanziatori anche nel mondo delle imprese attente ai bisogni sociali del territori e nelle loro associazioni di rappresentanza (Industriali, Artigiani, Commercianti) con si potrebbe sviluppare un progetto che dia lungo respiro al Centro antiviolenza.
Vicenza Capoluogo si augura che anche le forze politiche di minoranza siano coinvolte perchè un Centro di questo tipo «ha bisogno di finanziamenti stabili e continuativi, che vanno quindi cercati grazie alle idee e ai suggerimenti di tutti i partiti presenti in Consiglio Comunale» per non essere essere finanziato a seconda di chi governa la città .
La città capoluogo dovrebbe inoltre chiedere un aiuto alla Conferenza dei Sindaci, all'Ulss 6 (le donne che si rivolgono al CEAD provengono da tutto il territorio della ULSS 6), alle Organizzazioni sindacali dei lavoratori, attivare il fund raising, ma soprattutto coinvolgere i singoli cittadini attraverso la campagna del cinque per mille: «il Comune di Vicenza può infatti stabilire che le somme raccolte con il 5 per mille siano destinate a finanziare nei prossimi anni il Centro antiviolenza».
In un momento di crisi per i bilanci dei Comuni, i Comuni devono fare un salto di qualità rispetto al vecchio sistema delle politiche sociali, per cui, conclude il Consiglio Direttivo di Vicenza Capoluogo, «è necessario che anche il Centro antiviolenza diventi l'occasione per promuovere un vero e proprio patto sociale con tutti gli attori che vogliono farsi carico di questo importante tema e si attivi così un'azione collettiva che sappia mettere insieme questi tre mondi: il pubblico, le imprese, la società civile».
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