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Revocata assegnazione gara per ex Centrale del latte alla Soldà Pilloni, Dalla Pozza e Cavalieri: assenti requisiti di "capacità morale"

Di Giulia Biasia Giovedi 28 Gennaio 2016 alle 14:04 | 2 commenti

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Stamattina a Palazzo Trissino gli assessori alle risorse economiche, Michela Cavalieri, e alla progettazione e sostenibilità urbana, Antonio Marco Dalla Pozza, hanno spiegato le motivazioni per cui alla ditta Soldà Pilloni di Sarego è stata revocata l'assegnazione della gara per la riqualificazione dell'ex Centrale del latte di via dei Medici, che, dopo le prime verifiche, l'aveva vista come aggiudicataria provvisoria. Se la documentazione iniziale c'era tutta e in via provvisoria, quindi, era sufficiente, durante i successivi e più appronditi esami effettuati per verificare l'autocertificazione della ditta è emersa la mancanza di requisiti di "capacità morale", previsti dall'articolo 38, del responsabile tecnico della ditta.

A suo si è in presenza, hanno riferito gli assessori, di una sentenza patteggiata per il reato di corruzione in concorso continuativo fatto ostativo che, una volta rilevato, è stato comunicato alla ditta dall'amministrazione che non avendo ricevuto giustificazioni ritenute sufficienti ha annullato l'assegnazione della'appalto.

Mentre ora verrà escussa anche la cauzione provvisoria di  sessantaseimila euro e i fatti verranno segnalati alle autorità, Dalla Pozza supportato da Cavalieri dice: "Sulla Centrale l'amministrazione aveva molto investito. Niente è stato fatto contro l'asseganzione da parte del Comune. Quello della "capacità morale" è un requisito legato alla procedura. Ci siamo presi il tempo necessario per decidere l'esclusione della ditta. Questo è l'esito. La vicenda, però, ci preoccupa e ci ha danneggiato perché ci impone di ricominciare da capo, di rimettere in gara l'area. Purtroppo non c'è una seconda ditta e dobbiamo indire un nuovo bando. E se andasse deserto? Un patto con il quartiere lo abbiamo e dobbiamo intervenire almeno parzialmente su quell'area. In un modo o nell'altro cercheremo di arrivare alla soluzione. Nel 2016 avevamo promesso di metterci le mani e lo faremo. Stiamo pensando a strade alternative come fondi nazionali, cerchiamo un piano b. È un'area che vogliamo recuperare. I sessantaseimila euro che escutiamo sono la prima parte che verrà usata per l'ex Centrale del latte. Dobbiamo restituire al quartiere quell'area. Glielo dobbiamo".

Di seguito maggiori informazioni dal Comune:

“L'amministrazione vuole fortissimamente recuperare l'area dell'ex Centrale del latte. Questo brutto incidente non determinato dal Comune rallenta l'iter, ma non modifica il nostro obiettivo: nel 2016, in un modo o nell'altro, cominceremo a mettere mano a quell'area. Lo dobbiamo al quartiere di San Bortolo e alla città”.

Le parole sono dell'assessore alla progettazione e sostenibilità urbana Antonio Marco Dalla Pozza che oggi, insieme all'assessore alle risorse economiche Michela Cavalieri, ha commentato la decisione del Comune di Vicenza di escludere dalla gara per la riqualificazione dell'area dell'ex Centrale del latte l'unica ditta che aveva presentato un'offerta, cioè la Soldà Pilloni srl di Sarego.

“L'esame dettagliato della documentazione e delle autocertificazioni presentate dalla ditta in sede di gara - ha confermato l'assessore Cavalieri – ha fatto emergere la mancanza dei requisiti di capacità morale del responsabile tecnico a contrarre con la pubblica amministrazione, secondo quanto previsto dall'articolo 38 del Codice dei contratti. Siamo in presenza di un patteggiamento per corruzione in concorso continuativo. Nelle scorse settimane abbiamo evidenziato il problema alla ditta, ma le controdeduzioni che ci sono state presentate non sono state ritenute sufficienti. Procediamo quindi secondo quanto previsto dalla legge: esclusione della ditta dalla gara, escussione della cauzione provvisoria pari a 66 mila euro e segnalazione all'autorità nazionale anticorruzione e all'autorità giudiziaria”.

Quanto al futuro dell'area, non si torna indietro: non essendoci una seconda ditta in graduatoria, l'amministrazione bandirà immediatamente una nuova gara che avrà tempi spediti perché non serviranno nuovi passaggi urbanistici e nemmeno nuove stime sui valori.

“Se questa gara dovesse andare deserta – ha ribadito l'assessore Dalla Pozza – cominceremo comunque ad intervenire, a partire dall'abbattimento dei muri che dividono quegli spazi dal quartiere. Penso ad esempio alla superficie davanti alla chiesa, che potrà facilmente diventare un parcheggio a servizio dei cittadini”.


Commenti

Inviato Giovedi 28 Gennaio 2016 alle 12:39

Adesso si ricomincia "escutendo" i soldi degli altri. Ne avremo per altri 10 anni minimo! Come l'area ex Zambon, dopo 30 anni, siamo al punto di partenza, un'area che dovrebbe essere restituita alla città, pulita, edificabile, con parco e centro sociale, altro che storie. Ma l'assessore, sa fare il suo mestiere?
Inviato Giovedi 28 Gennaio 2016 alle 14:36

Ma cosa doveva fare, quindi?
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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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