Cementificazione a Vicenza, Dovigo: ridurre le previsioni edificatorie del Pat
Lunedi 7 Aprile 2014 alle 18:12 | 0 commenti
Valentina Dovigo, Consigliera Comunale Lista Civica e Sinistra Ecologia Libertà - La richiesta di una moratoria sulle nuove edificazioni e sui nuovi centri commerciali che stanno per partire in zona Pomari è del tutto motivata e da me condivisa. L’eccesso di nuove costruzioni ed il veloce consumo di suolo rappresentano un’emergenza ambientale che riguarda non solo la zona ovest ma ogni cittadino di Vicenza.
Un prodotto di una vecchia idea di sviluppo e di scelte politiche che, nell’illusione di far ripartire l’economia, non fanno altro che riempirci di cemento e portare ingenti guadagni ad una cerchia ristretta di soggetti. Così facendo si tengono lontane le proposte che permetterebbero di uscire dalla crisi puntando sul recupero edilizio e la rigenerazione urbana. Inoltre mentre la maggior parte delle nuove costruzioni resta incompiuta o vuota, qui si dovrebbero realizzare strutture commerciali di 8000 mq ciascuna ed un palazzo degli uffici alto circa 26 metri.Â
Non mi nascondo la realtà della situazione: quella di un Piano approvato che si sta regolarmente concretizzando. Per questo la questione va affrontata allargando lo sguardo a tutta la città , ragionando cioè su una profonda messa in discussione delle previsioni edificatorie stabilite nei precedenti documenti di pianificazione territoriale, il PAT ed il PI. Essi, nonostante siano stati approvati da poco, non hanno esplicitato un disegno generale di città in grado di tenere insieme il soddisfacimento delle esigenze abitative e del terziario con una trasformazione in positivo degli spazi ambientali e pubblici.
Le 3 mozioni in materia urbanistica che ho presentato lo scorso 7 febbraio propongono proprio un ripensamento della pianificazione per tutta la città . E’ necessario che la Commissione ed il Consiglio ne affrontino la discussione quanto prima. Â
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