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Francesco Celotto, uno degli attivisti più in vista del M5S di Bassano attacca ad alzo zero la concittadina Rosanna Filippin, senatore del Pd. Oggetto di un j'accuse dai toni durissimi è la modifica dell'articolo 138 della Costituzione. Modifica per la quale ieri in Senato si è discusso e votato un passaggio fondamentale. Oggi il Fatto, da cui Celotto trae spunto per la sua critica postata pochi minuti fa su Facebook, attacca frontalmente il voto uscito ieri da palazzo Madama usando la parola «golpe».

Ad ogni modo Celotto non si risparmia e sulla sua bacheca del noto social network inserisce un commento che lascia poco all'immaginario: «Il Fatto di oggi a pagina 4 pubblica l'elenco dei senatori del Pd che hanno "devastato" l'articolo 138 della carta costituzionale. Tra questi onorevoli per modo dire, c'è la bassanese Rosanna Filippin. Ora tutti conoscono l'eredità culturale antifascista consegnata dalla storia a Bassano del Grappa...». E ancora: «Ciò rende ancora più odiosa e deprecabile la scelta della senatore Filippin che con il suo voto, questa eredità ha umiliato ed offeso. Poi il passaggio più corrosivo: «La senatrice Filippin, come tutti coloro che hanno preso parte a questo che politicamente è uno stupro di gruppo, deve solo vergognarsi. I bassanesi non dimenticheranno. Colgo l'occasione invece per ringraziare tutti i senatori del M5S per la coraggiosa operazione di sbarramento messa in campo in questi mesi per ostacolare una porcheria che mi fa vergognare di essere italiano». In realtà contro la modifica voluta trasversalmente da Pd, Pdl e Lega si è schierato un largo fronte d'opinione cui hanno dato corpo e sostanza non solo semplici sostenitori dell'attuale architettura della carta fondamentale dello Stato, ma soprattutto insigni giuristi e volti molto noti delle professioni, dello spettacolo e del mondo accademico. (nel riquadro la senatrice Filippin)