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Celibi o non celibi, ma lascino stare i nostri bambini

Di Giuliano Corà Mercoledi 7 Luglio 2010 alle 21:25 | 0 commenti

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In una sua lunghissima lettera sul Giornale di Vicenza di oggi, mercoledì 7 luglio (quanto spazio, Sant'Antonio!), il Sacerdote Antonio Corrà, di Cologna Veneta (VR) tesse le lodi del celibato sacerdotale, definendolo, tra l'altro, "un dono dello Spirito santo". Ora, anche volendo ammettere l'esistenza del suddetto Spirito e la sua ingerenza in queste miserie umane, forse sarebbe il caso di ricordare che, comunque, proprio col celibato lo S.S. non c'entra niente. Esso infatti venne introdotto nella legislazione ecclesiastica per la prima volta dal Concilio Romano del 386.

Nei secoli successivi, però, tale norma venne talmente disattesa, e i comportamenti del clero in materia dovettero essere talmente ‘allegri', che nel 1049, in un suo famoso discorso, Adalberto da Brema pronunciò una frase estremamente illuminante in materia, ed anche - lasciatecelo dire - di rara e raffinata ipocrisia: "Admoneo vos et postulans iubeo, ut pestiferis mulierum vinculis absolvamini, aut si ad hoc non potestis cogi, quod perfectorum est, saltem cum verecundia vinculum matrimonii custodite, secundum illud quod dicitur: Si non caste, tamen caute" ("Io vi ammonisco, vi chiedo e vi ordino di sciogliervi dai pestiferi legami con le donne, o, se non riuscite a costringervi a ciò, cosa che è dei perfetti, abbiate perlomeno il pudore di rispettare il vincolo del matrimonio, secondo il detto 'se non castamente, almeno con prudenza' ")*. Com'è noto, la norma venne poi ribadita con forza dal Concilio di Trento (1545-1563), e fu uno dei cardini della battaglia controriformistica che costituì il nocciolo di tale Concilio. Tanto per la precisione: ma non importa.
PedofiliaAnche sul testo della lettera ci sarebbe poi da dire qualcosa. Una prosa faticosa e spesso buia, affastellata di periodi non sempre limpidi stesi in un linguaggio non sempre proprio. Non mancano i veri e propri errori di italiano. 1) "Impalcarsi maestri di vita": si dice ‘impancarsi'. 2) Distogliere il giovane a scegliere": si dice ‘distogliere da'. 3) "Tutti si devono inchinarsi": è una ripetizione di complemento. Si deve dire ‘tutti si devono inchinare'. 4) "Il prete si arricchisce la propria sessualità": quando il verbo viene usato transitivamente, come in questo caso, ovviamente non ci vuole il ‘si'. Bisogna dire ‘arricchisce la propria ecc.'.
Ma non importa nemmeno questo.
A noi importa solo una cosa: che lascino stare i nostri bambini. A costo di scrivere ‘peddofilia' con due ‘d'.
*Adamo da Brema, Gesta Hammaburgensis ecclesiae pontificum. Testo e traduzione provengono da Wikipedia.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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