Cedimento terreno lungo il Retrone, famiglie ancora fuori casa e carotaggi urgenti
Lunedi 17 Giugno 2013 alle 19:01 | 0 commenti
Comune di Vicenza - Lo sprofondamento del terreno tra viale Fusinato e il Retrone si è praticamente fermato, ma le famiglie sgomberate devono restare fuori casa e si devono eseguire con urgenza specifiche indagini geologiche per capire la causa dell'evento e definire interventi di messa in sicurezza appropriati. Questo, in sintesi, l'esito dell'incontro che si è tenuto oggi pomeriggio a palazzo Trissino tra Comune, Genio civile, Aim, Acque Vicentine, vigili del fuoco e professionisti e costruttori
dei tre edifici del terreno interessato dall'evento, cioè le due case sgomberate e il condominio che sta in mezzo e che ad oggi continua a non essere coinvolto in alcun modo, come struttura, dallo smottamento.
All'incontro hanno partecipato per il Comune il sindaco Achille Variati, l'assessore alla progettazione e sostenibilità urbana Antonio Dalla Pozza, il direttore generale Antonio Bortoli e i tecnici comunali, per il Genio civile il dirigente Gianni Carlo Silvestrin, accompagnato dai propri collaboratori e consulenti, per Aim il direttore Dario Vianello e per Acque Vicentine il direttore Fabio Trolese.
Ai professionisti delle proprietà private che hanno dimostrato grande collaborazione il sindaco ha chiesto di fornire subito al Genio civile tutta la documentazione tecnica e le informazioni necessarie a definire quote e tipologie delle fondamenta delle tre costruzioni. Tocca infatti al Genio, impegnato in questi mesi in interventi di difesa idraulica su entrambe le sponde del fiume, mettere in sicurezza con opere di somma urgenza l'intero tratto di riva tra il civico 62 e il civico 72 dove è avvenuto il dissesto. Tali opere, tuttavia, dipenderanno dalle cause dell'evento che potrebbero essere di tipo idraulico o di tipo geologico. I carotaggi per verificare la consistenza del terreno alle diverse quote e le indagini per capire esattamente cosa è successo si concluderanno entro martedì prossimo. Solo allora si potrà decidere come intervenire. Nel frattempo restano necessariamente confermate le due ordinanze di sgombero per i cinque nuclei famigliari già allontanati dalle due case giudicate a rischio tra venerdì e sabato.
Nel frattempo Aim, che nei giorni scorsi si è occupata dell'abbattimento di un vecchio pilone della luce, terrà quotidianamente sotto controllo la staticità di un ex traliccio Enel presente in una delle proprietà sgomberate: in questo momento non è a rischio, ma sarà smontato quanto prima.
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