Commissario Ipab Zantedeschi sceglie Cavion, Sel: era segretaria di Meridio, situazione grave
Domenica 19 Maggio 2013 alle 22:19 | 0 commenti
Tomaso Rebesani, coordinatore provinciale di Sinistra Ecologia Libertà di Vicenza - L' IPAB a Vicenza significa le politiche a favore degli anziani in città tout court. Una IPAB che funziona, governata bene e adeguata alle nuove condizioni economiche degli ospiti e dei loro familiari, vuol dire avere anziani assistiti e curati, un'IPAB in mani incompetenti e arroganti vuol dire privare gli anziani vicentini e le loro famiglie di un reale sostegno in un ambito delicato che richiede al contrario sempre maggiori e nuove soluzioni.
Per questo ci preoccupa enormemente apprendere che il nuovo commissario, dott. Francesco Zantedeschi, imposto all'IPAB tramite la delibera di Giunta regionale dall'assessore Sernagiotto, si stia dotando di una segretaria particolare e che questa sia stata identificata nella signora Patrizia Cavion. Non ne facciamo una questione di appartenenza politica, non ci interessa il fatto che la signora Cavion sia consigliere comunale a Dueville per il PdL, è ben più preoccupante che sia la vecchia segretaria dell'ex presidente sfiduciato e commissariato Gerardo Meridio.
Ci faccia capire un attimo, assessore Sernagiotto: lei ha commissariato l'ultimo CdA perché l'ordinanza del Presidente 2/2011 era irregolare, per le modalità di reclutamento dell'assistente sociale coordinatore, per la forma di convenzione per la gestione associata del servizio di segretario/direttore, si vanta di non guardare in faccia a nessuno nel prendere le sue decisioni affermando che avete commissariato l'Ipab anche quando era presieduta da Meridio, politico del PdL (ricordiamo per favore che il commissariamento di Meridio era stata decisione dell'assessore Stefano Valdegamberi e non di Sernagiotto, che di Meridio è oggi capocorrente), e poi il suo commissario prende tra le prime decisioni quella di affidarsi all'ex segretaria dell'ex presidente sfiduciato e commissariato?
Noi italiani e anche noi vicentini abbiamo la memoria corta: Gerardo Meridio, con il suo CdA ed il suo staff (all'interno del quale figurava come persona di totale fiducia la signora Cavion) si è autodissolto: ai primi di novembre 2009 prima si dimette il consigliere di amministrazione Luigino Bastianello (Lega nord), poi rassegna le dimissioni anche Gianluca Brunello (Pdl). I consiglieri restano a quel punto sette su nove, tutti in quota Pdl, compreso Gerardo Meridio, presidente. Meridio annuncia prima le dimissioni, poi ci ripensa, a quel punto viene sfiduciato dal resto del consiglio. La procedura, tuttavia, viene contestata da Meridio. I componenti rimasti del CdA affidano le funzioni di guida dell'ente al vicepresidente Lorenzo Casetto, al tempo stesso rimane un presidente, Meridio, che ritiene di essere ancora il legale rappresentante dell'Ipab. A quel punto arrivano le dimissioni di altri tre componenti del cda lo stesso Lorenzo Casetto, Francesco Rucco e Diego Beltramelli.
L'allora commissario Zenere nella sua relazione riferisce che: «Appare evidente che si è creata all'interno del vertice istituzionale dell'ente una indeterminatezza circa la titolarità delle funzioni assegnate dalla legge e dallo Statuto al presidente del Cda. Ciò può comportare sicuramente effetti negativi in capo all'ente secondo vari profili che vanno dalla legittimità delle decisioni assunte, al possibile conseguente danno patrimoniale per eventuali decisioni assunte illegittimamente che comportino aggravi di spese e, per ultimo, un non trascurabile danno d'immagine. Risulta evidente anche una paralisi dell'operatività delle strutture tecnico-amministrative». Zenere passa in rassegna anche i deficit messi in fila dai bilanci degli ultimi anni: «Oggi più che mai, dato il perdurare di situazioni di disavanzo, è necessaria la presenza di un organo di indirizzo legittimato, competente e in grado di progettare strategie che comportino una sostanziale rottura con le dinamiche che hanno caratterizzato gli ultimi anni di gestione. Il Cda non ha affrontato con i doverosi provvedimenti tutto quanto evidenziato dagli uffici dell'Ipab e anzi, quando sono stati affrontati alcuni nodi, poi il medesimo Consiglio è ritornato sui suoi passi, sospendendo o bloccando le proprie decisioni». Nella sua relazione Zenere parla di una situazione di disavanzo che si trascina dal 2003 (per ben sei anni!!!). Secondo i dati raccolti le cifre parlano di un rosso di 845 mila euro nel 2005, 400 mila nel 2006, 730 mila nel 2007 e quasi 500 mila nel 2008, oltre a queste cifre ci sono pesanti oneri finanziari e consistenti esposizioni bancarie, a fronte di straordinarie alienazioni, che nel 2008, ad esempio, trovano riscontro in due deliberazioni di fine anno inviate dal cda alla Regione per complessivi 5 milioni di euro.
Sui bilanci pesava una gestione poco oculata e poco efficiente, ricordiamo che ai tempi del l'ex presidente Meridio i compensi del CdA ammontavano a 141.480,00 euro l'anno. Con tutti e nove i consiglieri che percepivano indennità mensili: il presidente 5.000 euro mensili (11.03.2003), il vice 1.800 euro mensili, i consiglieri 900 euro mensili. L'allora presidente usufruiva dell'auto blu, una Croma, che successivamente intendeva sostituire con un'Audi (vedasi le deliberazioni in proposito) e godeva di altri benefit, carta di credito, rimborsi, spese di rappresentanza e così via.
Vi era poi una diminuzione dell'offerta di posti letto, scrive ancora il commissario Zenere: «Va considerato che la condizione edilizia delle residenze risente di molte criticità strutturali. I minori ricavi, rispetto alle potenzialità dei posti letto accreditabili (derivanti dal basso tasso di occupazione e dalla scelta di ridurre l'offerta di posti letto a fronte delle criticità strutturali) stanno producendo impatti fortemente negativi sull'equilibrio di bilancio». E non c'era la crisi economica di questi ultimi tre anni che ha portato in molti casi le famiglie a non essere in grado di pagare le rette. Tuttavia nel 2009 il CdA presieduto da Meridio approva un aumento del 3,4% delle rette, anche se l'inflazione ISTAT in quell'anno era stata dello 0,7%. Vi è stata poi la vicenda del «casale di Longara», lo stabile al centro del preliminare d'affitto, con ipotesi di acquisto, da 700 mila euro annui proposto dal presidente Meridio al cda per realizzare una nuovo centro anziani, ma bocciato nella seduta del 20 luglio 2009 e al centro di una delicata inchiesta giudiziaria che aveva visto l'arresto di quattro nomi di spicco di Vicenza per il fallimento della società Ristocenter, proprietaria del casale.
E' questo il futuro dell'IPAB dei vicentini?
SEL ed il candidato Sindaco Valentina Dovigo chiedono che la città di Vicenza torni nel pieno controllo dell'ente. Con la grave situazione creata dal CdA presieduto da Gerardo Meridio l'assessore regionale aveva nominato un commissario per 6 mesi che potevano essere in qualunque momento interrotti al momento della nomina del nuovo CdA, e ora quando si tratta, stando alla delibera di Sernagiotto, di fare un inventario del patrimonio, verificare la tenuta economica dell'accordo di programma e sanare alcune irregolarità amministrative, si prevede un commissario per 12 mesi?
Ed in questi mesi il commissario Zantedeschi intende affidarsi ai collaboratori dell'allora presidente Meridio? Vogliamo fa ripiombare Ipab nella palude in cui era finita nel 2009? Sono tutti costi che alla fine dovranno pagare gli anziani della nostra città e le loro famiglie. Per noi di SEL questo è intollerabile.
L'Accordo di programma va verificato dal punto di vista economico, va migliorato cercando di puntare sulla domiciliarietà e su strutture più piccole, più gestibili e meno simili ad un ospizio. Per fare questo ci vogliono persone competenti e non i responsabili del dissesto de 2009.
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