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Cavatori, primo incontro con i candidati presidente Veneto: “5 richieste”

Di Edoardo Andrein Mercoledi 8 Aprile 2015 alle 18:57 | 0 commenti

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L’Albo Cavatori Veneto si è riunito l’8 aprile a Vicenza per il primo degli incontri programmati con i candidati che si sfideranno per approdare da presidente Veneto nella sede della giunta regionale a palazzo Balbi. “Un’occasione di conoscenza per una nuova stagione di confronto a sostegno del settore e nel rispetto del territorio” ha detto Raffaella Grassi, presidente dell’Albo che ha messo sul tavolo cinque richieste. Il calendario degli incontri ha visto come primo ospite Jacopo Berti, candidato del Movimento Cinque Stelle.

Maggiori dettagli dell’incontro dall’Albo Cavatori Veneto:

Istituire un tavolo di concertazione permanente con la partecipazione di Albo Cavatori per dare finalmente una legge innovativa del settore e un piano cave correlato, in grado di coniugare la salvaguardia dell’ambiente con la tutela dei lavoratori e delle aziende. Questa è la principale richiesta che Albo Cavatori Veneto rivolge ai candidati e al futuro governo della Regione Veneto.

«Albo Cavatori, finora, non è stato coinvolto concretamente nell’elaborazione di una risposta normativa. La legge e il piano sono fondamentali per il nostro settore che si è evoluto. La legge dell’82 risulta datata e non idonea a consentire uno sviluppo del settore. La normativa attuale impedisce ai nostri imprenditori di poter completare con certezza un progetto d’investimento nel medio e lungo periodo. Gli investimenti, infatti, consentono di garantire posti di lavoro, sostegno all’economia locale ed evoluzione ecosostenibile – afferma Raffaella Grassi, presidente Albo Cavatori Veneto. - Abbiamo deciso d’incontrare i candidati alla carica di Governatore della Regione Veneto perché riteniamo fondamentale instaurare un rapporto il più possibile costruttivo con tutte le forze politiche che entreranno a far parte del nuovo Consiglio regionale e che potranno comporre la nuova Giunta. Siamo consapevoli, infatti, che una legge e un piano cave abbiano necessariamente bisogno di una maggioranza forte e dell’appoggio di tutti i portatori di interesse: imprenditori, sindacati, ambientalisti, enti locali».

In sintesi le richieste di Albo Cavatori: 

1.    Istituire un tavolo di concertazione permanente con la partecipazione di Albo Cavatori, le istituzioni e tutti gli interlocutori interessati.

2.    Promuovere la realizzazione di opere e infrastrutture per l’ammodernamento del Veneto. Si tratta d’importanti opportunità di lavoro per le aziende del settore, in questa grave crisi che investe il comparto delle costruzioni e delle materie prime.

3.   Incentivare il “chilometro zero” e quindi l’eco sostenibilità anche nel settore dei materiali di cava:

-  per i marmi e pietre, mediante l’emanazione di direttive e norme sui Lavori Pubblici;

-  per gli inerti, attraverso una pianificazione capace di ridurre le distanze tra luoghi di estrazione e luoghi di utilizzo dei materiali.

4.   Eliminare la concorrenza sleale delle “cave pubbliche” sul mercato degli inerti attraverso:

-  l’assoggettamento alla legge cave di tutte quelle attività di estrazione e commercializzazione di ghiaia effettuate nella realizzazione di opere pubbliche e private (infrastrutture, bacini di laminazione, ricalibratura alvei, ecc.);

-  eliminazione del ricorso alle cosiddette “cave di prestito”, in presenza di cave regolarmente autorizzate.

5.   Promuovere la collaborazione tra Pubblico e Privato nelle opere di salvaguardia e tutela del territorio, attraverso:

-  l’utilizzo del sistema del cottimo fiduciario per i lavori di difesa idrogeologica, con il vantaggio di ridurre tempi e costi di realizzazione delle opere, dare impiego alle maestranze del settore e sfruttare al meglio la grande produttività dei macchinari di movimento terra delle imprese estrattive;

-  la promozione del partenariato pubblico-privato per la sistemazione ambientale dei vecchi siti di cava abbandonati. 

«Il Movimento Cinque Stelle è in linea con la visione di Albo Cavatori per quanto riguarda un nuovo percorso di dialogo e collaborazione con le Istituzioni, con l’obiettivo di coniugare efficacemente tutela dell’ambiente e sostegno alle imprese del settore. – dichiara Jacopo Berti, candidato del M5S per la carica di presidente della Regione Veneto. – Credo nella concertazione e nella promozione dal lavoro e delle imprese locali.

Un ulteriore punto d’incontro con Albo Cavatori riguarda l’incentivazione del “chilometro zero” anche per i materiali di cava. Questo consente una concreta valorizzazione del tessuto economico locale e una riduzione dell’impatto ambientale determinato dai trasporti. Per Movimento Cinque Stelle, addirittura, si parla di “chilometro zero” entro il raggio di 70 km. - continua Berti - L’obiettivo del nostro Movimento, oltre alla tutela, è la manutenzione del territorio che è il vero patrimonio per la collettività. Per “mantenere” il territorio è essenziale assumere una visione a lungo termine, con scelte che offrano continuità. Per questo, non siamo d’accordo con la scelta del Governo di realizzare grandi opere, come la Pedemontana, che certamente consentono un guadagno nell’immediato, ma non creano una garanzia per il lavoro alle imprese del territorio. Non possiamo affidarci alla volubilità della politica». 

La presidente Grassi, in chiusura, ha confermato la disponibilità e l’interesse alla proposta del candidato Berti a una nuova occasione d’incontro, a prescindere dal risultato elettorale, per lavorare concretamente sui punti d’incontro emersi oggi.

Nelle prossime settimane, l’associazione ospiterà gli altri candidati alla carica di Governatore del Veneto.


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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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