Cattaneo ai No Dal Molin: "Vicenza è stanca di essere considerata terra da battaglia"
Domenica 1 Dicembre 2013 alle 20:25 | 0 commenti
Roberto Cattaneo, Consigliere Comunale FI - L’occupazione, da parte di movimenti estremisti di destra e di sinistra, della città , in una giornata come sabato 30 novembre, era cosa di per sè sconveniente sia sul piano della serenità cittadina, sia su quello della inopportunità politica ma perfino sul terreno temporale perché hanno creato forti disagi a quanti, ed erano tanti, cittadini che desideravano occupare questo sabato per le loro prime compere natalizie.
In ogni caso, con lo stupore di certa sinistra che si considera depositaria non solo di valori resistenziali ma anche della capacità di gestire al meglio le proprie iniziative e manifestazioni, è stato proprio il corteo guidato dal Movimento NO Dal Molin, in cerca di rinnovare il proprio status di combattente per un qualche cosa, qualsiasi cosa che crei disagio alla gente, a generare tafferugli e creare situazioni pericolose. Dice Olol Jackson, rappresentante del Presidio No Dal Molin, che la manifestazione di ieri è stata fatta per ribadire che Vicenza è e rimanga una città anti fascista, mentre, sembra di comprendere che la ritenga una città di matrice fascista. Questo sarà bene che lo spieghi al sindaco e alla sua giunta che si dichiarano di sinistra. Le medaglie d’oro di Vicenza sono sacre a tutti i vicentini, di qualsiasi parte politica siano, perché rappresentano punti fondamentali della storia della nostra città e nessuno può arrogarsene il pieno titolo senza commettere un atto di arroganza e di presunzione. Un grazie alle forze dell’ordine del Questore e, interpretando il pensiero di tanti colleghi consiglieri comunali, le scuse all’Ascom e alla cittadinanza, quella pacifica, vicentina. Un netto rimprovero a quelle parti politiche cittadine e dai suoi sodali che hanno sostenuto e applaudito alle iniziative dei centri sociali e cose del genere. Vicenza è stanca di essere considerata terra da battaglia da questa gente e vuol tornare ad essere la città della accoglienza pacifica, della serena convivenza.
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