Quotidiano | Categorie: Ambiente, Fatti

Caso Pfas, il Movimento 5 Stelle attacca: "Chi berrà l'amaro calice?

Di Note ufficiali Mercoledi 25 Gennaio 2017 alle 15:15 | 0 commenti

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"Zaia lontano dal territorio e male informato sui Pfas: la Miteni continua a produrre sostanze a "catena corta", che secondo gli esperti sono più pericolose di quelle a catena lunga prodotte in passato e passano nei filtri pensati per la vecchia produzione. Intanto il presidente della Regione dice che non ci sono più rischi e qualcuno dei suoi potrebbe bere il "calice amaro". In una nota che pubblichiamo, a puntare il dito contro una situazione che si aggrava ogni giorno di più è Jacopo Berti, capogruppo del Movimento 5 Stelle in consiglio regionale veneto.

"Zaia e i suoi cercano di tappare le falle, ma ignorano che i prodotti che escono dalla Miteni ora sono pericolosi come e forse più di quelli a catena lunga, dato che i filtri attualmente utilizzati dall'azienda non servono contro i Pfas a catena corta - avvertono Berti e il consigliere regionale M5S Manuel Brusco - non siamo noi a dirlo, sono esperti del settore e addetti ai lavori".
Il Movimento 5 Stelle ha presentato infatti a suo tempo, tanto alla Procura di Venezia quanto a quella di Vicenza, esposti sull'argomento contro la Miteni e contro la Regione stessa.

"Il governatore del Veneto è ancora una volta male informato dai suoi - sottolineano Brusco e il capogruppo del Movimento 5 Stelle - e nella sua torre d'avorio a Palazzo Balbi continua a non avere un quadro completo della situazione, che sta diventando sempre più complessa. E i soldi che sono stati spesi o stanziati per filtri, controlli e ricerche varie saranno letteralmente gettati via a causa di questo corto circuito nella catena di comando regionale"."A questo punto dobbiamo dar retta alle voci insistenti dell'imminente siluramento di uno dei suoi assessori - dice Berti - dato che Coletto, Pan e Bottacin sono nel mirino da quando Zaia ha scoperto che gli era stata tenuta nascosta la lettera di Mantoan, direttore generale della sanità veneta, sulla pericolosità dei Pfas e sulla necessità di spostare prima possibile la fonte dell'inquinamento".


Al gruppo consiliare regionale del Movimento 5 Stelle è giunta oggi una vignetta satirica - allegata a questa mail e di libero utilizzo sulla stampa e sul web - che rappresenta appunto i tre assessori riuniti attorno al "tavolo Pfas", con la fatidica domanda: chi berrà l'amaro calice?

Leggi tutti gli articoli su: Miteni, Movimento 5 Stelle, pfas, Jacopo Berti

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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