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Caso Ipab, Meridio annuncia una interrogazione urgente

Di Marco Milioni Lunedi 14 Gennaio 2013 alle 15:59 | 0 commenti

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Gerardo Meridio, consigliere comunale del Pdl, oggi ha passato buona parte della mattinata a palazzo Trissino alla ricerca di documenti che riguardano il cosiddetto accordo di programma tra comune e Ipab, un accordo immobiliare da 48 milioni di euro che ha scatenato polemiche al vetriolo e per il quale lo stesso Meridio annuncia «una interrogazione urgente».

Oggetto del contendere è un piano incrociato di acquisizioni, cambi d'uso e alienazioni multiple tra Ipab, comune, Ulss 6 e privati il quale dovrebbe portare nelle casse Ipab denaro sufficiente per realizzare alcune infrastrutture considerate strategiche dal presidente dello stesso Ipab (il democratico Giovanni Rolando).

Nel mirino. Fra queste ci sono la realizzazione di un centro per pazienti in stato vegetativo presso l'Istituto Trento-Ipab; la trasformazione della Residenza San Pietro in struttura dedicata ai non autosufficienti, oggi invece dedicata agli autosufficienti; trasformazione ad uso comunale, con parco pubblico e ristrutturazione dei fabbricati annessi della ex Colonia Bedin Aldighieri in zona Gogna. La realizzazione di due nuovi ospizi da 120 posti ciascuno; la dismissione dell'area Salvi in corso Padova e la riqualificazione dei chiostri di pertinenza. Alla grossa dei quasi 50 milioni sul tappeto cinque si prevede arrivino da palazzo Balbi; il resto da dismissioni del patrimonio dell'ente assistenziale di contrà San Pietro.

Primi passi e schermaglie. L'intero piano comincia a prendere forma nel 2009. Nel medesimo anno Meridio, a seguito di una querelle politico-amministrativa, con la attuale giunta di centrosinistra, che propone il commissariamento dell'ente presieduto dallo stesso Meridio, abbandona la carica. L'anno appresso sempre Meridio comincia ad evidenziare quelli che a suo giudizio emergono come «incongruità palesi» a partire dalla definizione dei valori immobiliari in gioco.

La svolta. A partire dai primissimi del 2011 però le doglianze delle opposizioni arrivano sino in Regione Veneto, assieme ad un pacco di esposti alla autorità giudiziaria, regione che assieme al comune cogestisce l'Ipab di Vicenza e in parte lo finanzia. Il 13 giugno 2012 l'assessore regionale alla formazione Elena Donazzan (Pdl) prende carta e penna incaricando la Direzione attività ispettiva e vigilanza nel settore socio-sanitario, la Daiv, di fare luce sulla situazione. Della novità viene messo a parte anche Ipab Vicenza con una informativa di inizio procedimento datata 13 luglio 2012 protocollata il 16 luglio al progressivo 2936.

Il carteggio e il j'accuse. Il 29 ottobre 2012 la Daiv ultima il suo lavoro con una relazione di 27 pagine «che pesa come un macigno» sostiene Meridio e che «evidenzia una serie di opacità inquietanti». Il documento è firmato dal dirigente responsabile Egidio Di Renzo e dai due incaricati dell'istruttoria ovvero la dottoressa Renata Fontana e l'avvocato Ladi De Cet. Uno dei passaggio chiave è quello esposto a pagina 8 nel quale i tre funzionari dalla laguna evidenziano il loro disappunto per la mancanza di una istruttoria tecnica e di una perizia asseverata che determinino la congruità dei valori in gioco. È una delle circostanza che in passato aveva provocato le lamentele di Meridio che in queste ore contrattacca: «In quelle carte sta pure scritto che Rolando considera al momento non necessaria la perizia. È un assurdo amministrativo. È come se io firmassi il contratto per una casa nuova e decidessi di sapere solo dopo il prezzo. Si sta parlando di beni pubblici non degli affari privati del signor Rolando Giovanni». Parole che si aggiungono alle critiche dei mesi passati con cui lo stesso consigliere del Pdl aveva considerato sbilanciato a favore del comune l'accordo di programma.

Sul GdV di oggi a pagina 14 l'assessore berico al sociale Giovanni Giuliari (Vicenza Capoluogo) dispensa ottimismo giacché, a suo dire, la direzione regionale urbanistica avrebbe considerato congruo l'accordo, ma secondo Meridio le cose «stanno in modo completamente diverso, perché pure con qualche imbarazzo in regione hanno dovuto prendere atto che la relazione firmata da Di Renzo cambia le carte in tavola».  Il consigliere del Pdl però apre un altro fronte prettamente politico: «Apprendo dai media che ha preso le difese di Ipab il consigliere regionale democratico Stefano Fracasso che è l'alter ego del sindaco berico del Pd Achille Variati. Il che significa che a temere più di tutti in questa debacle è il primo cittadino, ovvero il reale dominus della partita». Ora l'Ipab ha due settimane per replicare ai rilievi della Daiv e alle conseguenze in seguito tratte dalla giunta regionale. Il vero match però, almeno secondo la lettura di Meridio sta non tanto nella possibilità, comunque reale che l'Ipab venga commissariato, bensì nello stallo cui  il piano si sarebbe incartato dopo il tourbillon generato dall'ispezione veneziana. Una preoccupazione condivisa, seppur su posizioni e con motivazioni totalmente differenti proprio da Giuliari.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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