Caso Bayer di Mussolente: la solidarietà di Giuliano Ezzelini Storti
Giovedi 4 Ottobre 2012 alle 09:23 | 0 commenti
Giuliano Ezzelini Storti, Segretario provinciale Prc FdS -  Si è tenuto nella mattinata di ieri un incontro fra i lavoratori che in sciopero presidiano la Bayer di Mussolente (VI) ed il Segretario Prov.le PRC-FDS Giuliano Ezzelini Storti in merito alla decisione dell'azienda tedesca di chiudere e smantellare lo stabilimento, lasciando più di 50 famiglie prive di uno stipendio. «Sono stato oggi davanti ai cancelli della Bayer di Mussolente (VI) per portare la solidarietà del PRC-FDS Federazione di Vicenza ai lavoratori e alle lavoratrici, che da ieri, presidiano in sciopero la fabbrica", dichiara Ezzelini Storti.
"Da mesi denunciamo, assieme ad altre forze politiche - ha continuato il segretario provinciale di Prc FdS -, che quest'azienda é un valore aggiunto del territorio che non va disperso e da mesi il sindacato chiede a Bayer di liberare lo stabilimento dando una riconversione del sito, per mantenere occupazione e la ditta non cede e vuole chiudere "remunerando" l'uscita ai singoli lavoratori, ma da mesi in campo ci sono solo chiacchiere e i lavoratori hanno fatto benissimo a scioperare!
Tutti si sono impegnati per Bayer, da destra a sinistra: ed allora uniamo le forze per salvare questo spazio altamente qualificato di occupazione!
La Regione con il Governo - continua - lavorino urgentemente per costruire un tavolo sulla vertenza Bayer; si coinvolga anche il Governo Tedesco e si dica che é inaccettabile che per salvare l'occupazione tedesca si chiudono gli stabilimenti italiani perché é di questo che stiamo parlando; si rivendichi l'orgoglio Italiano o quanto meno il "paroni a casa nostra" per poter ottenere la riconversione dello stabilimento, se Bayer non accettasse di rivedere i propri piani - e conclude- in sostanza l'Italia, il Veneto e il suo territorio vicentino rivendichino una politica industriale seria che non veda come unica soluzione alla crisi la disoccupazione, se la politica coalizzandosi non riuscirà a fare questo, si eviti, da oggi in poi, di fare della inutile passerella nelle crisi industriali.
La gente non ha bisogno di farsi prendere in giro».
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