Caso Bayer, Bizzotto: UE mobiliti il Feg in favore dei lavoratori
Venerdi 13 Luglio 2012 alle 22:53 | 0 commenti
On. Mara Bizzotto, Lega Nord - "Inaccettabile la decisione della multinazionale tedesca di chiudere lo stabilimento vicentino e di lasciare a casa 50 lavoratori. L'UE mobiliti il FEG in favore dei lavoratori". Il caso della Bayer di Mussolente arriva nelle aule del Parlamento Europeo. A portare la questione all'attenzione di Bruxelles è l'Europarlamentare della Lega Nord, Mara Bizzotto, che ha presentato un'interrogazione alla Commissione Europea sulla "grave decisione del colosso tedesco, leader mondiale del settore chimico e farmaceutico, di chiudere entro dicembre 2012 lo stabilimento vicentino per tornare a produrre in Germania".
L'On. Bizzotto chiede inoltre all'esecutivo comunitario "la mobilitazione del FEG (il Fondo Europeo di adeguamento alla globalizzazione) in favore dei 50 dipendenti della Bayer che resterebbero senza lavoro" e "se la multinazionale tedesca abbia usufruito, negli corso degli anni, di eventuali fondi europei per le attività della sede di Mussolente".
"Esprimo tutta la mia vicinanza e la mia solidarietà ai 50 lavoratori della stabilimento Bayer di Mussolente che si trovano a vivere l'incubo di rimanere senza lavoro in un momento così drammatico per l'economia veneta e del Nord Est - dichiara l'On. Bizzotto - Mi auguro che si apra al più presto un vero e serio tavolo di concertazione tra i vertici dell'azienda, le parti sociali e le Istituzioni al fine di trovare una soluzione alternativa alla chiusura dello stabilimento vicentino che avrebbe conseguenze pesantissime per la nostra zona".
"E' ad ogni modo inaccettabile che la Bayer decida di chiudere improvvisamente una fabbrica sana, moderna e all'avanguardia come quella di Mussolente con un preavviso ridicolo di appena 6 mesi dato ai lavoratori - prosegue l'eurodeputata vicentina - Di fronte ad una scelta del genere, è necessario agire in fretta per cercare di scongiurare quella che sarebbe una ferita terribile per il tessuto socio economico dell'intero territorio bassanese".
"Se vogliamo porre un freno alla strage occupazionale che sta investendo quasi quotidianamente le nostre aziende, è necessario l'impegno trasversale di tutti i soggetti politici, istituzionali ed economici che operano nel nostro territorio -conclude l'on. Bizzotto- Senza dimenticare il ruolo determinante dell'Unione Europea che, oltre alla mobilitazione del FEG, deve mettere in atto misure urgenti e concrete a livello comunitario che impediscano alle grosse multinazionali di saccheggiare i nostri territori, sfruttando manodopera, competenze ed incentivi economici per poi spostarsi altrove o ritornare in patria, lasciando sul territorio macerie sociali e crisi occupazionali di difficile soluzione".
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