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Caso Aim tra fanghi e silenzi

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 11 Luglio 2011 alle 08:57 | 0 commenti

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La presa di posizione sulla vicenda Sant'Agostino Ecoveneta da parte dell'ex assessore alle Aim Gianni Giglioli ha messo in imbarazzo la giunta. Questi sono i «rumors» che arrivano da palazzo Trissino. Ma l'esecutivo rimane silente. Come rimane silenziosa la politica. L'unica voce che si è levata, quantomeno per precisare alcune cose sul suo conto, è stata quella di Giovanni Sacchiero che su VicenzaPiù del 10 giugno pagina 22 aveva indirizzato allo stesso Giglioli una precisazione. L'ex assessore a sua volta ha replicato su Vicenzapiu.Com.com a stretto giro ringraziando Sacchiero per essere stato l'unico a rispondere.

Appresso ha fatto alcune considerazioni augurandosi che Sacchiero «una volta riscontrata l'anomala presenza di metalli dove dovevano esserci solo materiali biologici, avrà certamente denunciato la circostanza al dirigente e questi presumibilmente agli organi competenti, all'Ambiente, quindi Comune e Provincia...». Nello stesso dispaccio Giglioli spiega che «conoscere Valle non è reato come non è reato acquistare immobili con altri soggetti denunciando regolarmente gli utili maturati...». Ma al di là delle precisazioni che i due protagonisti della vicenda hanno ritenuto opportuno distillare rimane sullo sfondo il vero problema. Che cosa succede e che cosa è successo in passato al depuratore di Sant'Agostino? In quell'impianto finiscono reflui industriali che non dovrebbero finirci? La questione, anche sul piano tecnico è complessa. Quella struttura infatti è nata principalmente a servizio della zona industriale. Poi però il quadro di riferimento normativo è mutato negli anni. A questo punto sarebbe importante sapere se negli anni la presenza di inquinanti ha sforato o no i limiti di legge. E soprattutto occorrerebbe domandarsi se comune e soprattutto provincia durante gli ultimi vent'anni abbiano vigilato correttamente. Il silenzio tombale della politica (non una interrogazione a palazzo Nievo, non una interrogazione a palazzo Trissino, non un ragionamento su chi ha guidato comune e soprattutto provincia durante gli anni passati, non un dubbio sul comportamento di allora dei vertici dirigenziali di Aim) è un brutto segnale. Il segnale di chi è imbarazzato da una possibile verità scomoda che si nasconde tra i fanghi del depuratore. Che cosa sa di tutto questo l'ex sindaco azzurro Enrico Hüllweck? E soprattutto che cosa sa l'ex presidente della provincia, la leghista Manuela Dal Lago?


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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