"Danni" Aim Bonifiche Ecoveneta: ricorrono a Corte Conti candidati M5S e consiglieri uscenti
Venerdi 24 Maggio 2013 alle 11:15 | 0 commenti
Riceviamo da vari consiglieri comunali uscenti, di maggioranza e minoranza, e da alcuni candidati a palazzo Trissino del M5S di seguito specificati e pubblichiamo
Non avendo, fino ad oggi, ricevuto nessuna risposta all'interrogazione* i sottoscritti sottopongono all'attenzione della Corte dei Contii fatti e chiedono d'intervenire esercitando i poteri di controllo per capire le motivazioni che hanno indotto il sindaco di Vicenza, e i suoi delegati, ad assumere una decisione che, se confermata, non appare spiegabile e coerente con i principi della buona amministrazione della cosa pubblica.
Al Signor Procuratore della Corte dei Conti di Venezia
I sottoscritti Sandro Guaiti; Francesco Rucco; Silvano Sgreva; Patrizia Barbieri, consiglieri comunali uscenti del Comune di Vicenza; nonché i candidati consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle - Giordano Lain; Marco Bezze; Giovanni Sicco;
pongono alla Signoria Vostra
alcuni fatti riguardanti la Società AIM SpA, Gruppo societario di totale proprietà del Comune di Vicenza, che lo gestisce con la formula in house, i quali rischiano di produrre un grave danno economico per lo stesso Gruppo e per il Comune di Vicenza. Infatti, una delle società del Gruppo AIM SpA avrebbe prima richiesto ad una società privata il risarcimento di un danno, conseguente a comportamenti di cui diremo più avanti, e successivamente ritirato tale richiesta in modo e per motivi del tutto inspiegabili.
I FATTI
• In data 4 marzo 2009, AIM Bonifiche srl, società del Gruppo AIM SpA, il cui capitale è interamente posseduto dal Comune di Vicenza, presentò un ricorso al Tribunale di Venezia contro la società privata Ecoveneta, chiedendo l'annullamento del contratto tra loro stipulato il 9.3.2004 e il risarcimento del danno, per un importo di quasi 7 milioni di euro, subito a causa di comportamenti in malafede che sarebbero stati adottati dalla stessa Ecoveneta (ALLEGATO A).
• Per inquadrare la vicenda, va ricordato che il 25 novembre 2003 Aim ed Ecoveneta avevano costituito una società denominata Aimeco per gestire il contrato d'affitto della piattaforma di Marghera di proprietà della Servizi Costieri srl, quest'ultima interamente a capitale privato.
• In data 8 marzo 2004 il Tribunale di Venezia mandava i Carabinieri del NOE a sequestrare la piattaforma di cui sopra. L'operazione avveniva nell'ambito di una complessa indagine su illecito smaltimento di rifiuti. A seguito di tale inchiesta sarebbero poi stati condannati alcuni dirigenti e amministratori di Ecoveneta, tra cui lo stesso amministratore Dott. Bruno Lombardi.
• In data 9 marzo 2004, proprio il giorno dopo il sequestro dell'area in questione, l'amministratore Dott. Bruno Lombardi avrebbe fatto in modo che la società a capitale misto pubblico-privato Aimeco subentrasse totalmente nel contratto di affitto con la Servizi Costieri srl per la piattaforma di Marghera, sganciando così la propria società privata Ecoveneta dalla gestione di un impianto che sta producendo solo perdite. A seguito di tale contratto, il Gruppo AIM, e quindi indirettamente il Comune di Vicenza, assumeva così totalmente l'onere di gestire una piattaforma sotto sequestro, e quindi completamente ferma, piena di rifiuti tossici da smaltire.
• Per recuperare i danni ingenti ricevuti da tale comportamento, la società AIM Bonifiche (nel frattempo Aimeco ha cambiato denominazione in AIM Bonifiche, società che tuttora gestisce la piattaforma di cui trattasi) ha presentato il ricorso ex art 447 bis c.p.c., depositato in data 4 marzo 2009 (ALLEGATO A).
• A quanto abbiamo appreso, in data 30 aprile 2013, quindi poche settimane prima della prossima tornata elettorale amministrativa per l'elezione del sindaco di Vicenza, la causa sarebbe stata inspiegabilmente cancellata, dopo essere stata istruita con il deposito della memoria di cui sopra, presentata dallo Studio dagli avvocati Antonio Rosa & Giulia Ferrarese, e Andrea Pasqualin di Venezia.
CONSIDERAZIONI
Poiché il Gruppo AIM SpA è gestito dal Comune di Vicenza con la formula dell'in house, che comporta l'applicazione del principio del "controllo analogo", dobbiamo dedurre che ogni decisione sui destini di AIM debba esse fatta risalire al Comune stesso, in particolar modo quando si tratta di aspetti che producono conseguenze economicamente rilevanti.
Fatta questa premessa, se la circostanza del ritiro del ricorso venisse confermata, proprio non si capisce il motivo per il quale il Comune abbia deciso di rinunciare alla richiesta di risarcimento del danno in una vicenda i cui contorni sono ormai chiari. Infatti, come si può leggere nel ricorso di AIM Bonifiche allegato alla presente, per le vicende dell'illecito trattamento di rifiuti sono stati condannati l'amministratore di Ecoveneta e due suoi dirigenti.
Inoltre, la cessione ad Aimeco della partecipazione di Ecoveneta, che serviva a trasferire la patata bollente della piattaforma sequestrata interamente al Comune di Vicenza, ha certamente prodotto un danno grave all'ente pubblico. Ancora oggi, il Gruppo AIM deve assorbire le perdite del bilancio di AIM Bonifiche (ex Aimeco) che ogni anno chiude con ricavi zero e solo costi di gestione dovuti ai compensi dei dipendenti e alle spese di smaltimento dei rifiuti tossici e nocivi.
Non c'è dubbio che questo dato fosse presente al Cda di AIM in data 4 marzo 2009, allorquando fu presentato il ricorso per il risarcimento del danno. E ciò avveniva pochi mesi dopo l'elezione del Sindaco Achille Variati e dell'attuale Giunta.
Molti dubbi, invece, si pongono oggi sul perché tale ricorso sia stato ritirato proprio a poche settimane dal prossimo voto amministrativo. Tra l'altro, una interrogazione presentata sul punto dal consigliere comunale Sandro Guaiti (ALLEGATO B*) non ha avuto risposta.
CONCLUSIONI
Poiché i comportamenti sopra esposti, qualora venissero confermati dalle indagini che la S.V. vorrà disporre, rischiano di produrre un danno grave alle casse del Comune di Vicenza, vero proprietario delle società del Gruppo AIM SpA, si chiede a codesta Corte d'intervenire esercitando i poteri di controllo per capire le motivazioni che hanno indotto il Sindaco di Vicenza, e i suoi delegati, ad assumere una decisione che, se confermata, non appare spiegabile e coerente con i principi della buona amministrazione della Cosa Pubblica.
Restiamo a completa disposizione di codesta Corte per ogni eventuale necessità .
I firmatari:
Sandro Guaiti
Francesco Rucco - Silvano Sgreva - Patrizia Barbieri - Giordano Lain - Marco Bezze, Giovanni Sicco.
Allegati
Allegato AÂ - Coppia ricorso AIM Bonifiche
*Allegato B
Copia Interrogazione al Sindaco
INTERROGAZIONE URGENTE PER IL SINDACO DI VICENZA
E' vero che è stata ritirata la richiesta di risarcimento danno
che fu presentata da AIM Bonifiche ad Ecoventa?
Riassumo i fatti
• Ho appreso che, in data 4 marzo 2009, AIM Bonifiche (società del Comune di Vicenza che gestisce la famosa piattaforma di Marghera) avrebbe presentato un ricorso al Tribunale di Venezia contro la società Ecoventa, chiedendo l'annullamento del contratto del 9.3.2004 e il risarcimento del danno per un importo di quasi 7 milioni di euro. (Va ricordato che Aim ed Ecoventa avevano costituito una società denominata AimEco per gestire il contrato d'affitto della piattaforma di Marghera di proprietà della Servizi Costieri srl)
• In data 8 marzo 2004 il Tribunale di Venezia mandava i Carabinieri del NOE a sequestrare la piattaforma nell'ambito di una indagine su illecito smaltimento di rifiuti. A seguito di tale inchiesta sarebbero poi stati condannati alcuni dirigenti e amministratori di Ecoveneta, tra cui lo stesso Lombardi.
• In data 9 marzo 2004, proprio il giorno dopo il sequestro dell'area in questione, l'amministratore Lombardi avrebbe fatto in modo che Aimeco subentrasse totalmente ad Ecoventa nel contratto di affitto con la Servizi Costieri srl per la piattaforma di Marghera, assumendo così l'onere di una piattaforma completamente ferma, piena di rifiuti tossici da smaltire.
• A seguito di tale operazione, per recuperare i danni ingenti ricevuti da tale comportamento, AIM Bonifiche (Aimeco ha cambiato denominazione ed ora si chiama AIM Bonifiche) sarebbe stato presentato il ricorso chiedendo i danni.
• Ho infine appreso che in data 30.4.2013, quindi un paio di settimane fa, la causa sarebbe stata cancellata, dopo essere stata istruita con il deposito della memoria di cui sopra.
Conclusione
In conclusione chiedo con cortese urgenza di sapere:
1. se i fatti sopra sintetizzati rispondono a verità e, quindi, se la società di proprietà del Comune ha effettivamente presentato il ricorso con richiesta dei danni;
2. in caso affermativo, chiedo di averne copia;
3. se è vero che tale causa è stata cancellata ed è estinta;
4. in caso affermativo, chiedo copia del verbale di udienza.
Infine:
5. in caso affermativo alle domande di cui sopra, chiedo di sapere chi ha assunto tale decisione e chiedo di sapere perché la società comunale, e quindi il Comune di Vicenza, ha rinunciato al risarcimento dei danni conseguenti al comportamento sopra descritto che ancora oggi pesa sul bilancio del Comune.
Vicenza, 10 maggio 2013
Il consigliere comunale uscente
Sandro Guaiti
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