Casa Santa Lucia, Vicenza ha un nuovo spazio di promozione della dignità umana
Mercoledi 7 Novembre 2012 alle 17:23 | 0 commenti
Caritas Vicentina - Vicenza ha un nuovo luogo di promozione della dignità umana. Grazie alla disponibilità dei Frati Minori Francescani, infatti, in questi giorni è diventata operativa Casa Santa Lucia in via Pasi 8. Ospiterà una serie di servizi per le persone senza dimora: una mensa per ottanta persone, docce per l'igiene personale, lavanderia dove potranno lavare i propri indumenti, un ufficio di segretariato sociale con un educatore che accompagnerà il loro percorso verso una possibile autonomia, un laboratorio occupazionale dove per alcune ore al giorno potranno rieducarsi al lavoro.
Servizi che erano già presenti presso Casa San Martino della Caritas Diocesana in contrà Torretti, ma che qui trovano spazi più ampi ed adeguati.
Casa Santa Lucia sarà gestita dalla Caritas Diocesana e la ristrutturazione dei locali del convento - che comprende anche 25 alloggi per persone e famiglie in situazione di disagio sociale, i cui lavori saranno ultimati nel giro di qualche mese - è stata possibile grazie all'intervento della Fondazione Cariverona, che ha sostenuto tutti i costi per un importo complessivo di 3 milioni di euro.
Stamane, in occasione della presentazione alla stampa, erano presenti il Vescovo di Vicenza Beniamino Pizziol; il Vicario Provinciale dei Frati Minori Francescani per la Provincia Veneta, padre Mario Favretto; il vicepresidente della Fondazione Cariverona Silvano Spiller; e il Direttore della Caritas Diocesana Vicentina don Giovanni Sandonà .
"In queste stanze - ha affermato padre Mario Favretto - da tempo esisteva, nello spirito francescano di attenzione agli ultimi, una mensa e altri servizi caritativi, offerti dai frati con il coinvolgimento della città . Quello che si poteva fare era però insufficiente rispetto ai bisogni e rispetto anche alle forze che i frati potevano ormai mettere a disposizione. Per una felice intesa fra l'allora Superiore del Convento, padre Vittorio Bellè, e l'allora Vescovo Cesare Nosiglia, si è aperta la possibilità di creare qui a Santa Lucia qualcosa di bello e di straordinario, visti anche i tempi in cui viviamo. Questo ci consente di continuare la tradizione francescana ma anche cittadina di accoglienza alle persone che hanno meno possibilità . Tutto questo non sarebbe però stato possibile senza l'attenzione e la disponibilità dimostrata dalla Fondazione Cariverona, che ha creduto nel progetto. A loro va il nostro grazie più sentito".
La Casa, che si è voluto richiamasse anche nel nome il tema della dignità delle persone che qui cercano rifugio, sarà gestita in base a un accordo dei Frati Minori Francescani con la Diocesi che prevede la gestione a carico della Caritas diocesana. "Provo gioia e commozione in questa giornata - ha commentato il Vescovo di Vicenza Beniamino Pizziol perché credo che sia l'attenzione agli ultimi che esprime la qualità di una comunità cristiana e anche della nostra società ".
"Oltre il 50% degli interventi della Fondazione - ha sottolineato Silvano Spiller - sono destinati ai settori anziani, beneficienza e filantropia, segno di un impegno notevole che riserviamo a questi ambiti. Casa Santa Lucia si inserisce nel sostegno dato dalla Fondazione alla costituzione in provincia di una Rete Territoriale id Inclusione Sociale: una iniziativa che, assieme al Progetto Esodo per il recupero sociale e lavorativo delle persone detenute, viene portata come esempio ad altre fondazioni bancarie".
La rete dei servizi di inclusione sociale di Vicenza si allarga quindi e si migliora: a Casa San Martino rimarrà il ricovero notturno, mentre gli altri servizi di promozione sociale sono, appunto, già stati spostati a Casa Santa Lucia. "Quest'ultima - sottolinea il direttore della Caritas don Giovanni Sandonà - vuol essere una vera e propria scuola di convivenza al servizio anche della città , una scuola di servizio evangelico, il volto di una Chiesa che si china e si mette al servizio degli ultimi. Essa è un miracolo possibile grazie agli oltre 700 volontari che di anno in anno garantiscono accoglienza, sorveglianza e la preparazione delle cene. Invitiamo anche chi non si riconosce nel primato della Chiesa Cattolica ma ne condivide il valori universali di promozione della dignità umana a mettere a disposizione di questa struttura un po' del suo tempo. E' anche importante sottolineare come Casa Santa Lucia affronti il tema fondamentale dell'utilizzo dei beni degli istituti religiosi nel momento storico attuale, nel quale tali realtà non sono più in grado di utilizzarli o di gestirli per carenza di vocazioni".
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