Carta etica, Vicenza Capoluogo ricorda limite dei due mandati e l'esempio di Soprana a chi la sottoscrisse nel 2013: Nicolai, Colombara, Baccarin e, parzialmente, Giacon e Rossi
Mercoledi 28 Marzo 2018 alle 19:59 | 0 commenti
 
				
		Il rinnovamento della Politica passa anche attraverso alcuni atteggiamenti, semplici ma non scontati, richiesti a chi decide di impegnarsi per il civismo: favorire il rinnovamento della classe politica con la rotazione di cariche e mandati, impegnare il candidato in un solo incarico per volta; incentivare scelte di coerenza e serietà democratica; ridurre i rischi connessi alla creazione nel tempo di sistemi di potere; evitare che la Politica diventi una professione a vita.
È proprio con questo spirito che nel 2013, in accordo con il sindaco  Achille Variati, abbiamo chiesto ai trentadue candidati a consigliere della  Lista Variati di sottoscrivere con noi una carta etica (clicca qui, ndr), la quale  prevedeva tra i vari punti quello di impegnarsi "a non svolgere per più  di due mandati completi e consecutivi la stessa carica elettiva o di  nomina, anche se già svolti in partiti o gruppi diversi dalla Lista  Civica".
Per noi di Vicenza Capoluogo la carta etica è un documento  fondamentale e la sua sottoscrizione è una sfida con noi stessi ed un  impegno preso con i cittadini di Vicenza. Nemmeno questa volta  intendiamo cambiare le regole del gioco per facilitare possibili  candidature, né le nostre, né quelle di amici e alleati politici. Non  siamo un Partito, siamo una associazione civica che, alle logiche  interne o personalistiche, privilegia la realizzazione di un patto di  fiducia e di collaborazione tra cittadini e istituzioni, tra  amministratori e organismi di rappresentanza della società civile,  attraverso scelte autentiche e concrete come quella, dovuta, di dare il  giusto spazio a nuove idee e nuove energie per la città. Alla politica i  cittadini chiedono, infatti, sempre di più lealtà, responsabilità e  corrispondenza con quanto viene detto o sottoscritto. Pertanto chiediamo  alle persone che nel 2013 hanno firmato la carta etica e che stanno  valutando di candidarsi per la terza volta, pur avendo già svolto due  mandati consecutivi nella stessa carica, di fare un passo indietro e di  rispettare gli impegni assunti o di spiegarci il motivo per cui  decideranno di non rispettare gli impegni presi e sottoscritti cinque  anni fa. La tesi che con la fine dell'esperienza della Lista Variati  decadano tutti gli obblighi presi è inconsistente e offensiva: l'impegno  è stato preso prima di tutto con i cittadini e con loro deve essere  rispettata questa promessa. Serve, a maggior ragione, un codice etico  che garantisca chiarezza e trasparenza.
Vicenza Capoluogo crede  davvero nello slogan "una nuova stagione" di Otello Dalla Rosa,  candidato sindaco che lealmente sostiene, e una nuova stagione passa  anche per queste scelte di coerenza, lealtà ed onestà.
Il Consiglio Direttivo di Vicenza Capoluogo
N.B. Qui linkiamo l'elenco dei candidati della Lista Variati che sottoscrissero la Carta Etica e tra cui sono presenti coloro che avranno svolto all'atto della candidatura "due mandati completi e consecutivi la stessa carica elettiva o di nomina anche se già svolti in partiti o gruppi diversi dalla Lista Civica" e, cioè, Umberto Nicolai (due mandati consecutivi da assessore), Raffaele Colombara e Lorella Baccarin (due mandati consecutivi da consigliere). Gianpaolo Giacon, che fa parte convintamente di Vicenza Capoluogo, e "l'indipendente" Fioravante Rossi hanno, invece, già svolto un mandato e mezzo circa, per cui se si ricandidassero e venissero eletti dovrebbero dimettersi a metà mandato come fece cun altro socio di Vicenza Capoluogo ed ex consigliere Stefano Soprana nel 2010 a cui subentrò proprio Giacon.
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