Carta e Formisano, lame incrociate
Venerdi 16 Novembre 2012 alle 15:02 | 0 commenti
All'inizio del prossimo anno andrà in scena la prima udienza della causa civile promossa da Bruno Carta nei confronti di Federico Formisano: una guerra di carte bollate da 50.000 euro che segue di pochi giorni la notizia dell'esposto alla Corte dei conti da parte dell'ex assessore alle partecipate Gianni Giglioli: sullo sfondo c'è sempre la gestione di Aim durante gli ultimi due lustri.
La novità . Stamani un servizio di Nv ha riacceso i riflettori sulla polemica esplosa in sala Bernarda nel 2008 quando il capogruppo del Pd Federico Formisano attaccò frontalmente l'operato delle due giunte comunali di centrodestra che avevano governato dal '99 al 2008: oggetto del contendere i controversi rapporti tra esecutivo e i vari board di San Biagio, scaturiti in una indagine penale ancora in corso dalla quale però il vecchio cda (Carta incluso con l'esclusione di Giuseppe Rossi) era uscito giudiziariamente indenne. Epperò le affermazioni di Formisano durante l'assise del 29 settembre 2009 non piacquero a Carta che sentitosi indebitamente tirato in ballo è passato alle vie giudiziarie nei confronti dell'esponente democratico: Vicenzapiu.com peraltro aveva fatto già diverse anticipazioni in un servizio del 28 marzo senza entrare nel merito dei soggetti citati in giudizio da Carta.
Il j'accuse. Ad ogni modo quest'ultimo se la prende con Formisano: «Mi conosce da una trentina d'anni. Sa della mia correttezza. Sa del mio modo di agire. Quando ho saputo del suo comportamento in aula per settimaqne ho atteso le sue scuse, tanto che sono scaduti persino i tre mesi per sporgere querela per diffamazione. Non arrivando le scuse di Formisano, nemmeno dopo il passaggio preliminare davanti all'organo di conciliazione, ho deciso di procedere con la causa civile». L'ex componente del cda di San Biagio ed ex coordinatore cittadino del Pdl poi uscito dal partito, ha infatti chiesto un risarcimento per danni di immagine pari a 50mila euro considerando lesivo, tra gli altri l'aggettivo «delinquenziale» usato dal consigliere nel suo intervento. «La parola – sottolinea l'ex coordinatore del Pdl - passa ai magistrati quindi. Ci si vede in tribunale».
Formisano. Il capogruppo del Pd però respinge le accuse al mittente e considera fuori luogo la mossa del suo avversario: «Nel mio intervento mai mi sono riferito a Carta, che arrivò in Aim anche per la sua appartenza politica. Non a caso politica la mia critica e assolutamente corroborata dai fatti. Io facevo riferimento alla gestione della multiservizio da parte dei cda marcati centrodestra. Di più, la mia uscita citava le conclusioni cui era addivenuto Franco Cera, braccio destro di Mauro Zanguio, chiamato come plenipotenziario a San Biagio dopo lo scandalo scaturito nell'indagine penale ancora in corso». Il consigliere quindi batte i pugni e sfida «chiunque a leggere il verbale di quella seduta, cosicché si capisca che il mio era un intervento rivolto al consigliere Maurizio Franzina» allora nel Pdl e oggi nel misto.
Precedenti e prospettive. Per vero la gestione di San Biagio durante l'era del centrodestra era stata oggetto più riprese di critiche al vetriolo culminate in una incandescente seduta del consiglio comunale (era il 10 maggio 2007) durante la quale fu chiesta la testa dell'allora primo cittadino Enrico Hüllweck del Pdl. Peraltro VicenzaPiù del 10 novembre ha acceso un nuovo faro sulla guerra che da anni e da più fronti si combatte a San Biagio dando notizia in copertina dell'esposto alla corte dei conti redatto dall'ex assessore ad Aim Gianni Giglioli; il quale paventa possibili danni all'erario in seguito ad un contratto mai finalizzato tra la stessa Aim e il gruppo stabila per la gestione di alcune tipologie di rifiuti. Una ricostruzione che però è seccamente contestata dagli attuali vertici della spa. Rimane da capire quindi lo scenario complessivo. Carta a sua volta è stato citato civilmente per danni dal cda di San Biagio durante la presidenza di Roberto Fazioli, giunto a Vicenza poco dopo l'arrivo di Achille Variati (Pd) sullo scranno di sindaco del capoluogo, nella cui giunta inizialmente c'era proprio Giglioli. È in qualche modo pensabile che l'azione civile di Carta sia una sorta di contrappeso rispetto al contenzioso che lo riguarda, magari in vista di un accordo bonario a 360 gradi che riguardi anche il procedimento in essere tra Aim ed Ecoveneta? Oppure si tratta di una azione circoscritta ai motivi addotti dallo stesso Carta? Quest'ultimo peraltro fa sapere che alla sua denuncia in sede civile potrebbero aggiungersi quelle di altri membri dell'ex cda marchiato centrodestra.
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