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Carpaneda contro l'ipotesi Campus TAV: "uno scempio ambientale"

Di Emma Reda Martedi 26 Gennaio 2016 alle 10:17 | 0 commenti

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Mentre continuano gli incontri del sindaco con la popolazione, e la questione si fa sempre più complessa (sono cinque gli scenari su cui dovrà riferire Rfi nel suo studio comparativo), continuano ad arrivare i "suggerimenti" per "vie terze" all'Amministrazione e al sindaco di Vicenza Achille Variati sulla grande opera che porterebbe l'Alta Velocità Ferroviaria a Vicenza. Questa volta ad alzare la voce è il comitato cittadino di Creazzo, che teme la realizzazione di un "mega Campus TAV", che distruggerebbe 9 ettari di terreno agricolo con una nuova colata di cemento.

Questo il loro comunicato:
"Collegata al progetto TAV/TAC vi è la possibilità che venga costruito il mega "Campus TAV" in Zona Carpaneda in un vasto territorio agricolo tra Creazzo e Vicenza nelle immediate vicinanze dei contesti urbani dei due Comuni. 
Verrebbe così fatto scempio e spreco di terreno agricolo (9 ettari di cemento) in una area rurale di pregio con opere ed insediamenti che causeranno un notevole continuo traffico di mezzi pesanti, macchine operatrici ed auto in una zona che presenta già varie gravi criticità. 
Nove ettari di suolo agricolo coltivato (precisamente 91.150 metri quadrati pari a 13 campi da calcio) dovrebbero lasciar spazio ad una devastante colata di cemento destinata ad ospitare per 8 (otto!!) anni il mega Campus per il cantiere TAV. Cessato l’utilizzo come “campus TAV” si aprirà il rischio dell'ennesima speculazione edilizia con abuso del territorio e perdita di patrimonio agricolo, per non parlare delle ingenti somme a carico della collettività. A sostegno delle prese di posizione dei residenti, delle associazioni, dei comitati, della Coldiretti, di Slow Food e con l'auspicio che vi sia una sempre più ampia condivisione delle manifeste criticità, diciamo NO! alla costruzione del mega "Campus TAV". La questione Carpaneda con i cantieri TAV, conferma che il territorio ed i cittadini del Comune di Creazzo sono fortemente interessati e soggetti agli effetti ed alle conseguenze derivanti dalla realizzazione della TAV/TAC e delle opere ad essa collegate che avranno un fortissimo impatto su un territorio che è già in situazioni di elevata criticità. Per questo riteniamo che il Comune di Creazzo debba essere coinvolto sul progetto e sulla fattibilità di tutte queste opere. Siamo convinti che il nostro Comune potrà dare una valutazione competente e super partes delle opere e dei relativi impatti in termini di inquinamento ambientale (già a livello altissimo come rilevato dai dati di Legambiente), abuso del territorio, aumento del traffico, già ora a livello critico, rischio idrogeologico ed incidenza sulla qualità della vita dei cittadini.
È fondamentale che i cittadini siano adeguatamente tenuti informati, resi partecipi e non avulsi dalle decisioni e da quanto viene proposto che ha incidenza sulla qualità della vita anche delle generazioni future."

Leggi tutti gli articoli su: Tav, Achille Variati, Creazzo, Tac, Carpaneda

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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