Quotidiano | Categorie: Agricoltura

Carne di cavallo. Assessore veneto: meglio la filiera corta

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 22 Febbraio 2013 alle 16:08 | 0 commenti

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Regione Veneto  -  La filiera corta garantisce di più di quella lunghissima e mondializzata. Ne è convinto l’assessore all’agricoltura del Veneto, commentando i più recenti dati sull’agricoltura e sull’agroalimentare regionale, che confermano una crescita economica di questi due settori nonostante la crisi, con un aumento dell’occupazione. La vicenda della carne di cavallo è emblematica – ha ribadito – dei rischi che possono celarsi dietro filiere troppo lunghe, che sono tali perché finalizzate all’obiettivo primario della massima redditività.

L’agricoltura e l’enogastronomia veneta evidenziano invece che l’obiettivo primario qualità–territorio premia i produttori e garantisce di più i consumatori, anche sui mercati internazionali. Del resto, non c’è bisogno di inventare sapori omogenei in una regione ricca di gusto come la nostra, che produce circa 8 milioni di ettolitri l’anno e ne esporta una quantità pari al 60 per cento per un valore di 1,4 miliardi, dove si producono 17 prodotti a Denominazione d’Origine Protetta e 18 Indicazione Geografica Protetta (siamola prima regione europea per produzioni a denominazione); che dispone di 370 Prodotti Agroalimentari Tradizionali. Una simile miniera di prelibatezze, peraltro, trova molti ostacoli a farsi riconoscere rispetto alla mondializzazione, che investe molto in autoreferenzialità e in lobby. I nostri prodotti invece soffrono di moltissimi tentativi di copiatura dei marchi e dei nomi. Almeno ci copiassero la qualità – ha aggiunto – e invece, come nel caso dei vini in scatola, ci rubano le denominazioni per ingannare i consumatori e vivere, danneggiandoci, sulla scia dei nostri successi.

Rendere riconoscibili i prodotti del territorio e chi li produce, le qualità etiche e storiche oltre a quelle salutistiche ed organolettiche – ha concluso l’assessore – è un obiettivo sempre più urgente, anche se molto contrastato. Per quanto ci riguarda, la prossima tappa sarà la presentazione del nostro marchio “Qualità Verificata”, conferito a prodotti di filiera corta ottenuti nel rispetto cristallino di regole minuziose finalizzate a migliorarne tutte le caratteristiche,che vanno ben al di là di quelle minime previste dalle norme ordinarie.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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