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Caritas, apre spazio di sostegno educativo per genitori in difficoltà

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 28 Febbraio 2013 alle 17:36 | 0 commenti

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Caritas Vicenza  -  Apre martedì 5 marzo a Vicenza in contrà Torretti il nuovo servizio Caritas, grazie alla disponibilità gratuita di un gruppo di pedagogisti clinici, insegnanti, mediatori familiari ed educatori. Offre un’occasione di dialogo e di aiuto nella ricerca di nuovi stili educativi, in particolare attraverso la creazione di gruppi di auto-mutuo aiuto. Si rivolge in particolare ai genitori che per motivi economici, sociali o culturali sono impossibilitati ad accedere ai servizi pubblici o a professionisti privati.

Bullismo, strafottenza, o al contrario timidezza e introversione eccessive, uso smodato dei social media, discussioni infinite in famiglia, problemi con la scuola, gli amici, il cibo… Sono tante e complesse le sfide che un genitore oggi si trova ad affrontare e spesso è difficile essere preparati per farlo nel modo più adeguato. Con i tempi che corrono, poi, difficile avere anche la disponibilità economica per rivolgersi, nei casi più difficili, ad un esperto.

E’ per questo che apre il prossimo 5 marzo a Vicenza uno Spazio di Sostegno Educativo voluto dalla Caritas Diocesana Vicentina per aiutare i genitori in difficoltà nell’educazione dei figli. Un servizio reso possibile grazie alla disponibilità di 14 specialisti (pedagogisti clinici, insegnanti, mediatori familiari ed educatori) che hanno deciso di mettersi in gioco in questa nuova forma di volontariato e che avranno nello spazio di ascolto il ruolo di facilitatori. “Si tratta di professionisti che conoscono le finalità di promozione umana della Caritas e ne condividono lo stile, tanto da aver partecipato ad un apposito corso di formazione” spiegano le coordinatrici Francesca Montemezzo e Anna Verde.  Ora questi volontari specializzati sono pronti a mettere a disposizione le loro competenze in questo percorso di accompagnamento alla funzione genitoriale.

E’ forte, infatti, il disagio di tanti padri e madri, che faticano nell’adempiere alla propria missione educativa. Lo spazio di sostegno si rivolge in particolare a quelli che per motivi economici, sociali o culturali sono impossibilitati ad accedere ai servizi pubblici o al mondo dei professionisti privati. Quello che lo Spazio offre è un’occasione di dialogo e di aiuto nella ricerca di nuovi stili educativi, in particolare attraverso la creazione di gruppi di auto-mutuo aiuto.

 “Il nostro lavoro quotidiano a fianco di chi fa più fatica ci ha portati a cogliere un bisogno emergente legato al disagio sugli aspetti legati alla genitorialità. Per questo sulla scia dei buoni risultati di altri servizi creati dalla Caritas diocesana con il supporto di volontari specializzati, come gli sportelli di consulenza legale, quello di sostegno psicologico e il servizio S.t.r.a.d.e., abbiamo ritenuto necessario spenderci in questo nuovo servizio di prossimità alle famiglie” spiega il direttore don Giovanni Sandonà.

Nel concreto, lo Spazio di Sostegno Educativo prevede tre incontri strutturati per dare rispettivamente un’occasione di ascolto, una di dialogo e una di risposta, calibrando in ogni caso il numero degli incontri sull’effettivo bisogno della persona o della coppia. Qualora si rendesse necessario un surplus di affiancamento, la persona potrà essere rinviata agli appositi servizi Territoriali od eventualmente a professionisti privati presenti in Diocesi, anche attraverso la consegna di un elenco di esperti non volontari nel servizio. L’obiettivo primario rimane in ogni caso l’avvio di un gruppo di auto-mutuo aiuto per genitori. Al genitore o alla coppia verrà chiesto un contributo non superiore a 10 euro per ciascuno dei tre incontri, che saranno utilizzati per coprire le spese di segreteria, supervisione e formazione e gestione dello Spazio stesso. Per i professionisti che effettueranno il servizio volontario è previsto anche un’attività di formazione permanente e momenti periodici di confronto e di monitoraggio.

“Il progetto –spiegano le coordinatrici – sta già coinvolgendo due scuole di Vicenza: l’Istituto Superiore “Da Schio” e l’Istituto Comprensivo Vicenza 3 Scamozzi per la scuola media di primo grado, elementare e materna”.

Lo Spazio di Sostegno Educativo sarà aperto solo su appuntamento: telefonando al numero 345-5626820  il martedì dalle 19.30 alle 21.30 e il venerdì dalle 15.00 alle 17.00.

Gli incontri fissati su appuntamento avverranno poi presso la Caritas Diocesana Vicentina in contrà Torretti 38 a Vicenza tutti martedì dalle 19,30 alle 21,30.

Per informazioni è possibile anche scrivere all’e-mail [email protected].


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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