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Capolavori in arrivo da Mosca a Vicenza. Francesco Rucco: "abbiamo fatto conoscere l'arte veneta ai russi"

Di Note ufficiali Martedi 16 Ottobre 2018 alle 15:55 | 0 commenti

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I capolavori della grande stagione settecentesca dell’arte veneta - informa una comunicato  stampa - patrimonio del Museo Pushkin di Mosca tornano eccezionalmente in Italia per essere ammirati dal 23 novembre al 10 marzo nella mostra “Il Trionfo del Colore. Da Tiepolo a Canaletto e Guardi. Vicenza e i Capolavori dal Museo Pushkin di Mosca”. L’esposizione avrà luogo a Palazzo Chiericati, sede del museo civico, e alle Gallerie d’Italia - Palazzo Leoni Montanari, sede museale di Intesa Sanpaolo a Vicenza, dove sarà esposta la Madonna con i santi Ludovico di Tolosa, Antonio di Padova e Francesco di Assisi di Giambattista Tiepolo, incorniciata dalla collezione di dipinti del Settecento veneto conservata nel Palazzo vicentino, tra i quali il celebre corpus di dipinti di Pietro Longhi.

La mostra, che sino ad ottobre è visitabile al Museo Pushkin, è prodotta da MondoMostre e congiuntamente promossa dal Comune di Vicenza, il Museo delle Belle Arti A.S. Pushkin di Mosca e Intesa Sanpaolo, in doppia veste di sponsor per entrambe le sedi e di partner culturale, grazie alla propria sede museale vicentina.

La curatela è di Victoria Markova, capo Dipartimento di cultura italiana del Museo Pushkin, insieme al professor Stefano Zuffi, storico dell’arte con la consulenza scientifica del professor Giovanni Carlo Federico Villa.

I dipinti provenienti dal Pushkin saranno coprotagonisti di un’affascinante narrazione con trenta opere dello stesso ambito e periodo, selezionate dall’ampio patrimonio dei Musei Civici di Vicenza, ricco di oltre 50.000 pezzi, e dal patrimonio di Intesa Sanpaolo conservato a Palazzo Leoni Montanari, sede vicentina delle Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo.

Il percorso creerà un racconto capace di mettere in scena lo sviluppo dell’arte veneta del Settecento e il suo impatto deflagrante sull’arte europea, con artisti attivi in ogni angolo del vecchio Continente: apprezzati, imitati, seguiti, collezionati; abili nel muoversi in ogni ambiente ed eseguire soggetti sacri e profani che saranno modello per le generazioni successive.

In attesa del nuovo allestimento della sezione Sette-Ottocentesca di Palazzo Chiericati, la mostra costituirà un importante momento per le opere della collezione provenienti dalla Pinacoteca stessa, poiché torneranno a poter essere esposte in Italia dopo oltre un decennio. Il percorso conduce all’interno di quel magico momento dell’arte europea che fu il Settecento veneziano e veneto, reso eterno dai suoi protagonisti quali Giambattista Tiepolo, Giambattista Pittoni, Luca Carlevarijs, Giambattista Piazzetta, Antonio Giovanni Canal detto Canaletto, Francesco Guardi e Pietro Longhi.

Si potrà fruire della bellezza delle loro opere nelle due sedi della mostra ma anche in chiese, palazzi e ville della città e del territorio. Percorrendo gli Itinerari appositamente messi a punto dagli organizzatori. Tra le tappe il Palladio Museum e le tre ville a pochi minuti da Vicenza e che rappresentano i maggiori capolavori ad affresco del Settecento europeo: Villa Valmarana ai Nani, Villa Cordellina e Villa Zileri che, anche per le pitture che li adornano, sono “Patrimonio dell’Umanità”.

“Abbiamo fatto conoscere all’ampio pubblico moscovita e russo l’arte veneta e i tesori d’arte della nostra Pinacoteca e di Palazzo Leoni Montanari – sottolinea Francesco Rucco, sindaco di Vicenza – Ora offriamo ai veneti e ai nostri turisti la possibilità di ammirare i tesori dell’arte veneziana oggi patrimonio del Pushkin e avere un “saggio” di quanto il museo civico di Palazzo Chiericati offrirà stabilmente non appena ne sarà completato il nuovo allestimento”.

L’eccezionalità di questa mostra è data dalla possibilità di contemplare, tutti insieme, oltre cinquanta capolavori di cui una parte significativa appare sui manuali di storia dell’arte. In una straordinaria avventura visiva che consente di percepire appieno una grande stagione che ha visto la nostra arte - con Giambattista Tiepolo, ma anche Sebastiano Ricci, Pittoni e Canaletto - essere esempio assoluto per quella occidentale.

“Il Trionfo del colore mette insieme i principali valori che fondano il Progetto Cultura della nostra Banca, a partire dalla valorizzazione delle straordinarie collezioni d'arte Intesa Sanpaolo e dalla condivisione di iniziative con prestigiose istituzioni nazionali e internazionali. Abbiamo portato al museo Pushkin i nostri dipinti del Settecento veneto ed ora ammiriamo i capolavori provenienti da Mosca e quelli conservati nella Pinacoteca civica di Vicenza. Si conferma così un rapporto di profondo dialogo e scambio culturale sia con la Russia, sia con l'amministrazione di Vicenza, dove ha sede la prima delle Gallerie d'Italia cui la Banca ha dato vita”, commenta Michele Coppola, direttore centrale Arte, Cultura e Beni Storici, Intesa Sanpaolo.


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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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