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Capannoni, tassazione insostenibile per le Pmi. Lorenzin: basta promesse a vuoto

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 29 Maggio 2013 alle 17:04 | 0 commenti

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Apindustria Vicenza - Anche l’imprenditore ha la sua prima casa: è il capannone in cui lavora, un fattore produttivo che non può essere tartassato. A lanciare il monito è Flavio Lorenzin, presidente di Apindustria Vicenza, che a tre mesi dalle elezioni politiche non nasconde la sua delusione per le promesse annunciate in favore delle imprese, ma delle quali non si vede ancora la sostanza.

«Già soffocati da mille problemi, i piccoli e medi imprenditori non riescono più a sopportare il peso di nuove imposizioni – spiega – e in vista degli interventi sull’Imu, auspicano un occhio di riguardo da parte del governo verso chi ha nelle mani il rilancio dell’economia nazionale».

La sospensione dell’Imu sulle prime case, i fabbricati rurali e i terreni agricoli per quanto riguarda il versamento della prima rata di giugno è solo un piccolo sospiro di sollievo. Le decisioni effettive sono rinviate a settembre, in attesa di una "complessiva riforma della disciplina dell'imposizione fiscale sul patrimonio immobiliare" che consideri, in particolare, anche la Tares, tassa su rifiuti e servizi comunali, e che introduca la deducibilità, ai fini dell'Ires/Irpef, dell'Imu sugli immobili che si utilizzano per attività produttive. «Per il momento non vediamo nulla di concreto – continua Lorenzin – tranne la confusione ed il disagio per operatori e contribuenti. Le imprese manifatturiere non ne possono più di sole promesse, e non sono in grado di assorbire nuovi aumenti di tassazione sul proprio reddito. Non solo il carico impositivo non può essere aumentato ma va drasticamente ridotto».

Oltre alle stangate che arriveranno con la nuova Tares, dunque, le aziende rischiano di venire strangolate. Sono ben quattro le misure impositive che si abbattono sugli immobili produttivi: l’Imu, l’indeducibilità (ai fini Ires/Irpef ed Irap) del valore del terreno su cui sorge lo stabile, l’indeducibilità dell’Imu ai fini reddituali e l’indeducibilità dell’Imu ai fini Irap. Una vera e propria batosta per l’imprenditore. «Il capannone sta all'impresa manifatturiera come l'abitazione principale sta al cittadino – insiste il presidente di Apindustria Vicenza – con l'aggravio che nel primo caso non si è in presenza di un bene patrimonio, bensì di uno strumento di lavoro necessario per la produzione del reddito sul quale si "abbatte" una tassazione non più sostenibile, che viola il principio di capacità contributiva. È pertanto doveroso una revisione dell'Imu degli immobili produttivi che preveda la totale esenzione come per la prima casa.»

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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