Caos stipendi, Rancati: politiche imposte dall'Europa delle banche e dei grandi capitali
Giovedi 16 Gennaio 2014 alle 18:24 | 0 commenti
Claudia Rancati, Partito della Rifondazione comunista Vicenza - Esprimiamo la nostra solidarietà ai lavoratori del Comune di Vicenza, ingiustamente colpiti dal MEF e dalla Giunta Variati tramite provvedimenti che comporterebbero la restituzione di quote del salario e che stanno mettendo a rischio diritti acquisiti.
La vicenda è molto grave e si inquadra nella volontà di questo governo (e del precedente) di attuare le politiche imposte dall’ Europa delle banche e dei grandi capitali: tagli lineari dei servizi pubblici e degli stipendi dei lavoratori dipendenti.
Queste politiche usano strumentalmente la crisi economica per abbattere lo stato sociale e colpire i lavoratori ed i ceti più deboli della società .
Questi vergognosi tentativi di pretendere la restituzione di quote di salario dai lavoratori, oggi quelli del Comune di Vicenza, una settimana fa quelli della scuola, rappresentano anche un esperimento sociale per misurare la capacità di resistenza e di reazione delle comunità locali e dei lavoratori. In questo senso lascia costernati la scelta della Giunta comunale di agire con la messa in mora dei dipendenti bypassando lavoratori e rappresentanze sindacali e ponendosi di fatto come loro controparte.
E’ quindi molto importante e positiva l’unitarietà del fronte sindacale che si sta costruendo in queste ore. La mobilitazione dei dipendenti comunali, infatti, è lo strumento più utile ed efficace per far fronte a queste situazioni che sembrano avere dell’incredibile ma che, purtroppo, stanno aumentando in intensità e frequenza.
Per ottenere la soluzione del problema a livello parlamentare è necessario quindi sviluppare la massima solidarietà a tutte le forme di mobilitazione che i lavoratori decideranno di intraprendere, avendo chiaro che la loro vertenza ci riguarda tutti, come lavoratori e come cittadini che hanno a cuore la qualità e l’efficacia dei servizi pubblici comunali.
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.