Caos stipendi comunali: inviata diffida a sindaco e dirigenti. Attivati gli uffici legali
Venerdi 31 Gennaio 2014 alle 12:24 | 0 commenti
CGIL Vicenza - “Ieri abbiamo inviato una formale diffida al Sindaco di Vicenza e ai Dirigenti dal procedere con le azioni di recupero. Sono stati inoltre attivati gli uffici legali: ma per questo non si creda che ci affideremo solo ai tribunaliâ€. Così Giancarlo Puggioni, segretario generale provinciale di Funzione pubblica Cgil, sul caso dei salari accessori che i dipendenti, sulla base di accertamenti del Ministero dell'economia e della finanza, dovrebbero restituire.
“Pretendiamo una rapida soluzione che escluda il concreto rischio per i lavoratori comunali di dover restituire ingiustamente somme di denaro importanti e di vedersi tagliato lo stipendio – aggiunge Puggioni –. Gli accordi sindacali sottoscritti sono validi: è indecente che dopo 10 anni, nei quali i lavoratori comunali hanno reso importanti prestazioni, delle quali il Comune di Vicenza ha beneficiato in termini di erogazione di servizi e prestazioni per i cittadini, oggi se ne contesti la legittimità !â€
“È incredibile! In quale democrazia occidentale avanzata succedono cose simili? Come può essere che accordi firmati e validati da tutti gli organismi di controllo, oggi vengano ritenuti non validi dal Ministero? E perché le colpe devono essere addebitate ai lavoratori e non ai dirigenti?â€
“Ai lavoratori non possono essere attribuite colpe e responsabilità e pertanto devono essere salvaguardati: è in corso un'azione da parte del Ministero Economia Finanze (MEF) irresponsabile, siamo in presenza di un evento profondamente lesivo nei confronti della democrazia sindacale e dei diritti dei lavoratori – osserva ancora il segretario –. Spetta alla politica trovare una soluzione adeguata. Se entro martedì non avremo risposte positive, il livello dello scontro sarà destinato ad alzarsi: fino ad ora i lavoratori hanno espresso con responsabilità e misura il dissenso, ma se nei prossimi giorni non vi saranno risposte positive ed altrettanto responsabili da parte dal MEF e del Parlamento, non sono da escludersi azioni eclatanti di protesta!â€
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