Caos giustizia vicentina: Crimì, Marchioro e il PD provano a trovare un rimedio
Mercoledi 3 Dicembre 2014 alle 21:00 | 0 commenti
Dopo la chiusura del tribunale di Bassano, alla quale il Partito Democratico locale non è riuscito ad opporsi, il deputato vicentino PD Filippo Crimì, l’ex sindaco di Torri di Quartesolo e componente di Anciveneto Diego Marchioro, insieme a due avvocati del foro di Vicenza, Alberto Pianon e Roberto Rigoni, hanno incontrato il responsabile nazionale giustizia del Partito Democratico, David Ermini, per mettere in evidenza le criticità del sistema giustizia a Vicenza: dalla carenza di organico, alla presidenza del Tribunale di Vicenza, all’inadeguatezza della nuova struttura di Borgo Berga per ospitare gli archivi.
Ecco la posizione espressa da Crimì e Marchioro al termine dell’incontro:
“Il Tribunale di Vicenza ha una grande importanza nel nostro territorio soprattutto ora che il tribunale di Bassano ha cessato la propria attività . È il momento di riscattare la sua posizione, ora fanalino di coda di tutti i tribunali. Non possiamo pensare di avere un tribunale efficiente se magistrati e personale di cancelleria sono sotto organico. Per Vicenza sono previsti 36 magistrati, attualmente ve ne sono soltanto 20, ne sono in arrivo alcuni di nuova nomina ma non si arriverà a coprire tutta la pianta organica; il numero ottimale, dati alla mano secondo recenti studi del Ministero della Giustizia, per rendere efficiente il sistema sarebbe di 41. Raggiungere il numero effettivo di 36 sarebbe comunque già un ottimo risultato, che porterà netti miglioramenti. L’efficienza passa anche per un continuo ammodernamento dei metodi di lavoro aggiornandoli alle tecnologie attuali. Pensiamo al processo civilistico telematico che consentirà di snellire notevolmente le attuali procedure. Sfruttando il digitale possiamo quindi porre rimedio anche al fastidioso problema strutturale del nuovo tribunale oggi non in grado di ospitare gli archivi di Vicenza e Bassano. Digitalizzando la documentazione, come proposto dall'Ordine degli Avvocati, non solo si eliminerebbe il problema e la spesa di adeguamento della struttura, ma Vicenza potrebbe diventare un modello organizzativo per tante altre realtà . È fondamentale inoltre che il nuovo presidente del tribunale di Vicenza sia un ottimo manager, più che un bravo giudice, in grado di gestire al meglio l’intero apparato. Auspichiamo che le nostre istanze vengano accolte quanto prima. Con i giusti investimenti possiamo dare un vero cambio di marcia al nostro sistema e diventare un esempio di best practice riconosciuto fuori dalla nostra provincia.â€
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