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Canilli, IdV: i mali della riforma Gelmini

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 16 Dicembre 2010 alle 14:19 | 0 commenti

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Nicola Canilli, IdV Bassano - Italia dei Valori di Vicenza è felice della boccata d'aria trasmessa dai dati Ocse 2009 della scorsa settimana sulla scuola, antecedenti quindi alla riforma Gelmini. Siamo appena sopra a Grecia, Turchia, Cile e Messico, ma va dato merito a studenti, insegnanti e famiglie se non siamo fuori dalla classifica a gareggiare coi cammelli della Libia. In Matematica recuperiamo 2 posti e 21 punti, trend che sarà impossibile mantenere con una riforma che ha tolto ore di matematica a licei e istituti professionali.

Ma imbarazzanti sono i dati del nord-est: male Matematica, solo +2 punti (resto d'Italia +16 / +34), peggio Italiano -2 (resto d'Italia +6 / +31) pessimo Scienze -5 (resto d'Italia +5 / +22). Per questa maglia nera l'assessore regionale all'istruzione Donazzan si prenda le sue colpe senza continuamente etichettare gli studenti manifestanti come "arrampicatori su specchi".
Sempre all'assessore che loda "gli impegni della Gelmini" leggiamo l'art. 34 della Costituzione: "I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi." Nel 2009 degli idonei aventi diritto a borse di studio - in Italia spetta(va) a 1 studente su 12, in Francia e Germania 1 su 4 - , solo l'82,5% la prendeva e ora vengono tagliate del 90%. IdV è dell'idea che se c'è gente a cui non spettano - e c'è - , si facciano più controlli fiscali, come vengano anche controllate maggiormente le scuole private ed eventuali rientri siano destinati alle scuole pubbliche. Basta finanziamenti alle scuole private, tanto più finchè sistematicamente si continua a tagliare dalla scuola pubblica. Quest'anno nel vicentino nella sola scuola primaria da dati Flc-Cgil abbiamo +150 alunni, +704 richieste di tempo pieno e -132 insegnanti. Chiediamo di smetterla con tagli e slogan menzogneri, si incominci a guardare alle esigenze delle famiglie e ai giovani, l'unico futuro del Paese. Con finanziamento approvato questa settimana dalla Giunta regionale, nella nostra provincia arriveranno 256.643,65 € per 12 interventi di ristrutturazione, ma non è cambiando un corrimano che la "politica del fare" risolve i problemi se poi con la riforma volutamente abbiamo classi fuori norma per numero di studenti secondo indici minimi di funzionalità didattica e prevenzione incendi in un Paese che da dati Codacons ha 12.000 edifici scolastici con gravi criticità e potenziale rischio, di cui 1.062 in Veneto e 197 nella nostra provincia. La Regione ha appena approvato il bilancio 2011 e l'assessore Donazzan da 101 milioni che poteva gestire quest'anno, ne avrà soli 55 e mezzo nell'anno a venire. Si dica ai ragazzi che la causa è il limite massimo di indebitamento della Regione conseguito in questi anni da Pdl e Lega. A Zaia che parla di "lacrime e sangue" e "tagli dolorosissimi al limite della dignità di un amministratore" rispondiamo che per come hanno portato il Veneto sull'orlo del collasso, la dignità è già sotto ai tacchi. Chiediamo quindi ciò da cui non si può prescindere, e cioè: la messa in sicurezza e una diminuzione del numero degli alunni nelle classi, la ridistribuzione del tempo scuola, il ripristino dell'insegnamento modulare e organi di controllo e autogoverno a monitorare l'efficacia dell'insegnamento e valorizzare il merito degli insegnanti.
Assurdo infine che questo Governo al capolinea, barricato e sordo alle proteste di studenti, ricercatori e insegnanti, mercoledì si appresti a votare la riforma dell'Università - definita da Fini una delle cose migliori di questa legislatura - :un provvedimento blindato, chiuso a ogni nostro emendamento, che porterà ad avere strutture gerarchiche e piramidali sotto il controllo di fondazioni private, dove studenti e ricercatori non potranno far sentire la loro voce. La differenza tra il dire e il fare sta nell'assurdità di questo Governo che ha tolto ricercatori e associati dalle commissioni di concorso, lasciando solo professori ordinari - volgarmente chiamati "baroni" - e poi il mese scorso Pdl Lega e Fli vanno a bocciare un nostro emendamento che vietava procedimenti a chiamata fino a tre gradi di parentela con un professore della stessa Università. Perché c'è chi ama la caccia - specie se in deroga - non solo a uccellini, ma ancor più a sempre nuove poltrone.
Nicola Canilli, Italia dei Valori di Vicenza - referente territoriale per il bassanese

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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