Camusso: la Cgil è al fianco degli studenti
Giovedi 25 Novembre 2010 alle 23:37 | 0 commenti
Rassegna.it - "Mi hanno inorridito le dichiarazioni del ministro Gelmini". Per il segretario generale della Cgil, intervenuto a RadioArticolo1, "chi sta facendo accordi con i baroni è il ministro". Quanto al governo, "ha fatto solo danni e prima se ne va meglio è"
Le proteste degli studenti contro la riforma dell'università , la manifestazione della Cgil del 27 novembre a Roma, l'appello ai precari a tutelarsi contro le norme appena approvate dal governo (vedi sotto), un governo ormai entrato in fase di "fine dell'impero". Sono alcuni dei temi affrontati dal segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, nel corso del suo filo diretto andato in onda oggi su RadioArticolo1.
Rispondendo alle domande degli ascoltatori, Camusso ha confermato che la Cgil è al fianco degli studenti nelle loro proteste contro il ddl Gelmini. E proprio su una battuta del ministro dell'Istruzione, secondo la quale gli studenti stanno difendendo "i baroni" universitari, il segretario della Cgil ha replicato: "A Gelmini vorrei dire che chi sta facendo accordi con i baroni è lei", quando "distrugge le speranze dei ricercatori, mentre si dovrebbe fare il contrario".
"Si possono raccontare favole, ma gli studenti acculturati non ci credono", ha aggiunto Camusso ricordando che si dovrebbe "decidere quanto Pil dedicare alla ricerca". Secondo Camusso, il governo ha tagliato l'istruzione e la ricerca e ora cerca di affossare l'Università , e per questo "mi hanno inorridito le dichiarazioni del ministro Gelmini".
Un altro tema caldo è quello del collegato lavoro appena diventato legge. Nel provvedimento c'è una norma "tagliola": il fatto cioè che i lavoratori con un contratto a termine avranno solo 60 giorni di tempo, dopo la scadenza del rapporto di lavoro, per fare ricorso contro l'azienda in caso di irregolarità . La Cgil - ha detto Camusso durante la trasmissione - è pronta a dare risposte a tutti i precari che vogliano impugnare un provvedimento di licenziamento o la cessazione di un contratto a termine considerato illegittimo. Questi provvedimenti andranno impegnati entro il prossimo 23 gennaio.
"Invitiamo tutti i giovani e anche i non giovani che pensano di aver subito un torto - ha detto Camusso - a venire da noi. Ad ognuno deve essere permesso di impugnare un provvedimento. Sessanta giorni è un tempo brevissimo". Camusso ha anche sottolineato che la normalità deve essere il contratto a tempo indeterminato mentre il contratto a termine dovrebbe essere usato solo per le sostituzioni o nelle produzioni stagionali.
Sul governo, il giudizio del segretario generale è del tutto negativo: "Siamo in una fase che si potrebbe chiamare la fine dell'impero, la preoccupazione di queste ore è che in realtà funzioni per i ministri e per i parlamentari più la compravendita che un'idea politica". Per Camusso "il governo ha fatto solo danni e prima se ne va meglio è". "Bisogna tornare a un governo che dica cosa fa. Sono convinta che il nostro Paese - ha aggiunto - sia meglio di come viene rappresentato".
Rispondendo a una domanda sul federalismo, il segretario generale del sindacato di Corso d'Italia non ha escluso che possa essere utile all'Italia: "Il federalismo - ha affermato - può essere una risorsa per il Paese e dovrebbe rendere migliore i servizi" a tutti i cittadini". Dal governo, però, arrivano "altri segnali": se da un lato l'esecutivo parla di "centralizzazione delle risorse" - rileva Camusso - dall'altro "fa passare l'idea punitiva che il federalismo possa essere usato come una clava per i cittadini del Mezzogiorno perché non abbiano più servizi".
Quanto alle prossime iniziative della Cgil dopo la manifestazione del 27, e all'ipotesi di proclamare o no uno sciopero generale, Camusso ha ricordato che quest'anno la Cgil ha
"già fatto tre scioperi generali, uno strumento che va usato con grande prudenza perché sappiamo quali sacrifici" rappresenti per i lavoratori "in questa difficile fase".
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