Campo sinti a tempo e a pagamento, Rui e Fogagnoli: Variati contro la legge
Giovedi 16 Aprile 2015 alle 18:37 | 0 commenti
Irene Rui e Roberto Fogagnoli entrambi di Rifondazione Comunista di Vicenza e candidati alle elezioni regionali per “l'Altro Veneto Ora Possiamo†puntualizzano alcune questioni sul campo Sinti in viale Cricoli
Le Tesi di Variati e della sua Giunta vanno contro la legge, sia contro la L.R. Veneto 54/1989, sia contro la Strategia nazionale d’inclusione dei Rom, dei sinti e dei camminanti, attuazione della comunicazione della Commissione europea n.173/2011, poiché in entrambe le leggi non si parla di “nomadiâ€, ma di sinti e rom.
E per questo la sua dichiarazione di ieri in Commissione Consiliare per i Diritti e le Pari Opportunità “I sinti non possono avanzare un diritto sull'Amministrazione ad avere una sistemazione†va al di fuori della normativa vigente.
Si ricorda al Sindaco Variati che l'Acqua è un bene comune pubblico e includere l'acqua bene indispensabile alla vita delle persone, nel pagamento di un canone mensile per un'area realmente non sistemata a regola d'arte non va bene. L'area infatti, a parte qualche bagno e alcune collonine rimane dal punto di vista della sicurezza in situazioni identiche, se non peggiori, di prima. Si ricorda che le collonine installate, non sono in sicurezza ed erogano acqua ed elettricità insieme, due forze energetiche che non vanno molto d'accordo tra loro. Si ricorda che la distanza di due metri da una “casa mobile†all'altra è una deroga, ma non una distanza di sicurezza in caso di incendio; si ricorda che le tubazioni fognarie ed idriche nonché i cavi volanti, sono allo scoperto e lungo i passaggi pedonali; si ricorda che l'attacco alla fognatura si trova per lo più davanti alla porta di entrata delle strutture mobili, che gli accordi idraulici dei bagni sono scoperti e che le vie di fuga o di sicurezza ad eccezione degli accessi alle due unità del ghetto e di quelle a ridosso dell'Astichello non esistono. Sulla carta tutto è regolare, ma di fatto sfidiamo chiunque, e non i tecnici di una ipotetica commissione, che sono poi quelli che hanno seguito i lavori di risistemazione, ad andare a controllare.
I diritti vanno sanciti per legge e ci sono delle leggi che si voglia o no, che tutelano le comunità sinti e rom che vanno rispettate, un Sindaco anche se si chiama Variati, amico di Renzi e della Moretti, non può pensare di riscriverle, come non lo può pensare la sua Giunta.
Li vi risiedono nuclei famigliari storici per la città di Vicenza e i loro figli non possono essere messi per la strada perché come di loro diritto civile, si costituiscono una famiglia e un nucleo a se come da legge. Variati vuole chiudere il ghetto, bene trovi le microaree come da legge e le famiglie saranno senz'altro ben disposte a riscattarle.
I sinti e noi con loro, non se ne staranno zitti (e storcono eccome il naso), stanno già pensando ad impugnare il regolamento che sarà varato dal Consiglio Comunale, nel caso questo sia pregiudiziale nei loro confronti e tengono a ribadire che l'area di viale Cricoli non è “rom e sintiâ€, ma ora solo sinti, poiché i rom non risiedono fisicamente più al civico 74.
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