Campo nomadi viale Cricoli, Civica Vicenza Capoluogo: dialogo e rispetto delle regole
Domenica 23 Novembre 2014 alle 19:36 | 1 commenti
Il Consiglio Direttivo dell'Associazione Civica Vicenza Capoluogo riassume nell'invito a dialogare e a rispettare le regole la sua impostazione di fronte alla contestazione (a sua volta "contestata" dall'amminstrazione) da parte dei sinti nei confronti dei costi e dell'inadeguatezza, a loro dire, dell'area rinnovata loro riservata. Per l'associazione «l'area riqualificata è una grande opportunità per costruire comunità » e questa è un'altra occasione per «valorizzare i mediatori civici».
Pubblichiamo integralmente la nota dell'associazione, che fa riferimento a Giovanni Giuliari, Stefano Soprana e agli assessori e ai consiglieri che la rappresentano in maggioranza in un'ottica di dialettica interna democratica e non aprioristicamente schierata.
Del Consiglio Direttivo dell’Associazione Civica Vicenza Capoluogo
La riqualificazione dell'area di Viale Cricoli che andrà ad accogliere alcune famiglie sinte della nostra città non può essere motivo di un ennesimo scontro.
Grazie a soldi pubblici, messi a disposizione dal Governo, le famiglie sinte possono finalmente beneficiare di un'area più sicura, pulita e ordinata come da tanto tempo chiedevano.
Il "ritorno a casa" deve essere una festa e non può generare tensioni, ma diventare l'occasione per continuare un percorso di convivenza e di collaborazione.
Amministrazione comunale e residenti, attraverso un dialogo di reciproco rispetto, possono certamente costruire insieme le regole per una civile convivenza.
Il regolamento per l'utilizzo dell'area, ormai superato da molti anni, deve essere riscritto, per quanto possibile, attraverso un lavoro congiunto, che sappiamo molto difficile.
Ognuno, ogni parte in gioco, deve rispettare il proprio ruolo e deve portare il proprio contributo attraverso un percorso di ascolto e confronto che può anche essere molto lungo e complesso. Per questo proponiamo che siano valorizzate quelle persone che per la loro competenza sono capaci di mediare e aiutare ad individuare i punti in comune sui quali costruire la relazione positiva capace di portare risultati di miglioramento e di benessere per tutti, anche per i residenti del quartiere in cui si trova l'insediamento. Ci riferiamo ai mediatori civici che l'Amministrazione Comunale ha negli anni scorso formato grazie anche alla collaborazione con l'Università di Padova.
Le posizioni di rigidità e di radicamento a difesa dei propri punti di vista lasciano spazio soltanto a facili strumentalizzazioni che, cavalcando l'una o l'altra parte, non contribuiscono certo a trovare una soluzione che possa favorire la qualità della vita della città tutta.
Le strumentalizzazioni rischiano anche di vanificare le tante buone prassi di convivenza civile che questa città è stata in grado di compiere nell'ottica della pacifica integrazione di persone Rom e Sinte.
Chi ha assunto l'impegno di rappresentare altri cittadini nelle istituzioni ha anche il dovere di cercare di stimolare la coesione sociale e di evitare lo scontro fine a se stesso e che comunque lascia sempre qualcuno indietro.
Invitiamo pertanto l'Amministrazione Comunale e le famiglie Sinte a riallacciare relazioni e costruire insieme percorsi di convivenza civile, nel rispetto delle regole che la nostra società si è data.
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2_Ma quali vere proposte ha fatto mai questo gruppo quando si è detto e ridetto che l'area del campo non era qualificata ad accogliere delle persone? Eppure a hanno espresso un consigliere che se ne è andato perché non gli hanno dato nuovamente l'assessorato dove non pare che avesse dato grandi prove, a detta di Variati.