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Campi nomadi, Rui: a Vicenza centrosinistra sempre più a destra

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 17 Marzo 2016 alle 14:50 | 0 commenti

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Riceviamo da Irene Rui, responsabile politiche etniche e straniere Rifondazione Comunista di Vicenza, e pubblichiamo
Il Consiglio Comunale di Vicenza in linea con quello Regionale, nella cancellazione dei diritti e del riconoscimento delle minoranze sinti e rom, con un sì biparti-san al nuovo regolamento dei Campi nomadi Cricoli e Diaz, ha mostrato realmente la sua faccia. Con la scusa del superamento dei Campi Nomadi appellandosi alla “strategia nazionale di inclusione dei rom, sinti e camminanti” del 2012, approva un regolamento discriminatorio e incostituzionale, infatti non rispetta l'articolo 3 della Costituzione.

Ha mostrato la faccia di un centro sinistra sempre più a destra, tanto da superare la stessa destra, e lontano dalle esigenze sociali dei cittadini. Un Partito Democratico, perché in fondo malgrado le liste civiche, questa è la giunta Variati, che da un lato si fa bello con il Consiglio degli Stranieri e da l'altro nega l'eguaglianza ai cittadini sinti che vivono nelle aree pubbliche Diaz e Cricoli.

Questo si è notato nella bocciatura degli emendamenti presentati dalla Consigliera Comunale Dovigo e dal M5S.

Lo si è visto sull'emendamento della Dovigo sul consumo dell'acqua, riguardante l'articolo sull'allacciamento singolo, in cui si chiedeva che fosse scritto che veniva garantito l'approvvigionamento gratuito di 40 litri giornalieri, come si dovrebbe fare per tutti i cittadini di Vicenza, essendo l'acqua un bene comune. L'emendamento è stato bocciato, con la risposta dell'Assessore Sala, che per i cittadini in difficoltà c'è il fondo di “Acque Vicentine”; Fondo che fra l'altro non copre il fabbisogno cittadino visto la forte richiesta come denunciato dalla Da Lago.

Lo si è notato su quello in cui M5S chiedeva la modifica di una parola all'articolo 2, e quindi sostituire il termine “autorizzazione” con “comunicazione” di eventuali ospiti, come tra l'altro previsto dal regolamento ATER. Il C.C. anche in questo caso ha cassato la modifica appellandosi ad una questione di sicurezza e al superamento dei campi nomadi, sancendo così una disuguaglianza fra cittadini.

Lo si è visto sulla richiesta di deroga ai tre anni per lasciare libera l'area in caso di scomparsa dell'intestatario della futura piazzola designata, e anche qui una rigidità inammissibile, che di fatto sancisce lo sfratto, senza che questi abbino avuto la possibilità di trovare una soluzione abitativa diversa dove andare. Si nega di fatto ai figli di queste famiglie di costituire un nucleo famigliare a parte da quello dei genitori, e quindi anche il diritto di matrimonio o convivenza civile con persone non residenti nell'area, dovendo in tal caso cercare un altro posto dove andare a vivere.

La rigidità vale anche sul fatto che una famiglia anche storicamente ivi residente, nel caso non rispetti le regole ferree, non paghi le bollette, non sia in grado di far fronte al pagamento della concessione, viene sfrattata senza deroghe.

Ciliegina sulla torta in fine, alla richiesta dell'emendamento del Consigliere Ferrarin M5S, di estendere democraticamente la partecipazione alle commissioni previste nel regolamento anche ai rappresentanti sinti residenti nelle due aree, il diniego sempre dell'assessore Sala e della Consigliera Miniuti, motivandone col fatto che la commissione prevede il superamento dei Campi nomadi e quindi non è di loro interesse, e casomai “si udiranno le singole famiglie”, e magari come in passato saranno sottoposte ad una sorta di ricatto psicologico, surrettizio e fine.

Il superamento dei Campi nomadi di cui il regolamento non ha ancora dato linee guida, non avendo accettato di includere nell'articolo 1 la proposta delle comunità sinti “Il Comune di Vicenza, in ottemperanza a quanto indicato dalla strategia nazionale d'inclusione dei rom, dei sinti e dei camminanti, ritiene prioritario la predisposizione di progettualità abitative alternative alle aree comunali, quali: accesso alla casa e realizzazione di microaree, progettualità da condividersi con le stesse famiglie”. L'unica alternativa proposta da questa Amministrazione è quella dell'assegnazione delle case Ater, poiché per la maggioranza dei Consiglieri comunali, l'inclusione la si ha solo se si accetta di risiedere come la maggioranza dei cittadini italiani in 4 muri. Eppure l'Emilia-Romagna recepisce la “Strategia” in modo diverso e come è ivi scritto, chiedendo all'Europa un stanziamento di un milione di euro per le microaree (clicca qui).

Complimenti alla Città di Vicenza che si trova con un governo affarista, assistenzialista, ma che non risolve i crescenti e odierni problemi di cittadini, un governo della città che demanda il sociale alla Caritas e ai fondi privati aziendali, ma che non provvede a risolvere le questioni legiferando in modo diverso, in piena sintonia con la cultura rumoriana.

Leggi tutti gli articoli su: Prc, consiglio comunale, nomadi, rom, sinti, Irene Rui

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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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