Campagna per Nuovo statuto lavoratori, Bergamin: la Cgil vuole promuovere nel vicentino un dibattito serio
Lunedi 22 Febbraio 2016 alle 14:26 | 0 commenti
La Cgil di Vicenza rende noto che in questi giorni parte anche nel Vicentino una massiccia campagna di assemblee e di voto che coinvolge per primi gli iscritti alla Cgil con la presentazione di una proposta di legge di iniziativa popolare del sindacato. In seguito il documento sarà presentato ai cittadini. La Cgil sente l'esigenza di promuovere nel Paese e quindi anche nel Vicentino un dibattito sulla qualità del lavoro, dopo che per anni è stato svilito con ripetuti interventi legislativi.
La precarietà , le esternalizzazioni, il sistema degli appalti, la contrapposizione tra lavoro pubblico e lavoro privato, autonomo e subordinato", prosegue Marina Bergamin, "hanno ridotto le tutele per la generalità dei lavoratori. Sempre di più le leggi hanno determinato una limitazione della contrattazione e l'aumento dei poteri unilaterali delle imprese. Si è tentato di limitare l'azione sindacale attaccando anche i servizi (patronati e caaf) e il diritto ad avere giustizia si è indebolito".
Oggi, pertanto, viene proposto il "Nuovo statuto delle lavoratrici e dei lavoratori" (materiali e testi su cgil.it e cgilvicenza.it) che completa le proposte fatte con ilPiano per il Lavoro e le piattaforme costruite con Cisl e Uil su Fisco, Pensioni e Modello contrattuale".
"Trattandosi di un progetto di legge", affermaMarina Bergamin, segretaria generale della Cgil vicentina, "siamo e saremo impegnati a raccogliere migliaia di firme nei luoghi di lavoro e in luoghi pubblici".
Ma veniamo al perché di un progetto di legge di iniziativa popolare della Cgil così importante.
Gli obiettivi del disegno di legge sono fondamentalmente raggruppabili in questi punti.
Prima di tutto si vuole ribadire il diritto ad avere diritti nel lavoro, realmente universali, ed estesi a tutti, a prescindere dalla tipologia di contratto applicato e alla tipologia di impresa (diritto a un lavoro dignitoso, con equo compenso, salute e sicurezza, con riposi, libertà di organizzazione, diritto alla formazione permanente, agli ammortizzatori sociali e alla pensione…).
Secondariamente la Cgil chiede che diventino norma, accordi e prassi su rappresentanza e democrazia, definendo chi ha i requisiti –sia tra le OO.SS. che tra le associazioni datoriali- per siglare contratti, a quel punto validi ‘erga omnes’ (per tutti).
Terzo punto riguarda la volontà di aumentare le forme di partecipazione dei lavoratori alla vita del sindacato, alla contrattazione collettiva, alle scelte strategiche delle aziende.
Quarto punto: riscrivere la disciplina delle tipologie contrattuali rimettendo al centro il contratto di lavoro stabile, superando la precarietà e sfoltendo la selva di contratti precari ancora in vigore. Infine si vuole riscrivere la disciplina sui licenziamenti illegittimi, sanando per questa via, la lesione inferta all’art.18 dello Statuto del 1970 e reintroducendo il diritto al reintegro nel luogo di lavoro.
"Noi crediamo fermamente in questa azione volta a riunificare il mondo del lavoro", conclude marina Bergamin, "e a ridare diritti, democrazia e dignità al lavoro: non può che essere così se vogliamo una società in cui vi sia giustizia e libertà ! E' un contributo anche all'uscita dalla crisi.
Ora la parola ai nostri iscritti, poi a tutti i lavoratori e ai cittadini!"
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.