Cammino di Pace 2017 a Vicenza: dal villaggio SOS in 900 passano per piazza dei Signori e vanno in Cattedrale
Domenica 1 Gennaio 2017 alle 21:20 | 0 commenti
Quest'anno ricorreva il 50° anniversario della giornata mondiale per la Pace, a partire dalla sua istituzione, da parte di Papa Paolo VI, ci ha ricordato la Pastorale sociale e del Lavoro Diocesana. Pubblichiamo alcune foto notizie (clicca qui) che rappresentano il Cammino di Pace 2017 che si è svolto oggi, presieduto e guidato dal Vescovo Beniamino Pizziol, sul tema della non violenza con l'intervento anche dei ragazzi del villaggio SOS, da dove si è snodato il corteo. C'è stata una grande partecipazione di persone, almeno 800 - 900, che hanno formato un lungo cordone che si è snodato lungo tutto il percorso. La breve sosta, come tappa intermedia, in piazza dei Signori è stata animata da un coinvolgente, vorticoso girotondo generale al centro del quale, con i loro disegni e cartelloni, c'erano i protagonisti della giornata di oggi " i bambini", troppo spesso vittime innocenti della violenza.
Il Cammino di Pace si è, poi, concluso in Cattedrale dove sono state portate alcune testimonianze volte a lanciare qualche segnale di soccorso e un messaggio di speranza e dove sono state pronunciate dal vescovo Beniamino parole significative contro la violenza.
Violenza presente spesso anche nelle cronache quotidiane (bullismo, "stalking", frodi, raggiri, fino a quelle famigliari e di genere). L'appello che è stato fatto oggi non si è limitato, quindi, ad una semplice esortazione alla pace, ma ha indicato un percorso da compiere, una presa di coscienza necessaria perchè possa avvenire un reale cambiamento, basato sul dialogo, rispetto delle ragioni dell'altro. Un cambiamento che dovra' riguardare anche il nostro stile di vita, di produzione, di consumo; con soluzioni che devono trarre origine da un rinnovamento generale anche fra le diverse culture, i vari mondi, le diverse generazioni. Cercando di rimuovere le cause delle tante controversie. Una sfida a costruire una società futura meno conflittuale, più rispettosa delle persone e dell'ambiente. Ecco perché il richiamo ad una pace attiva,che non è solo assenza di guerra ma impegno concreto; che parte dal piccolo, dal quotidiano, dall'ambiente che ci circonda.
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