Caldogno, il consiglio si infiamma sull'alluvione
Giovedi 24 Gennaio 2013 alle 16:10 | 0 commenti
Il delicato tema dei rimborsi che spettano agli alluvionati del 2010 è stato ancora una volta al centro del consiglio comunale di Caldogno, andato in scena ieri sera. Il gruppo consiliare Caldogno Terranostra ha presentato una domanda di attualità con la quale chiedeva conto dei ritardi nell'erogazione dei rimborsi per i danni subiti da cittadini ed aziende. In particolare il gruppo chiedeva alla giunta:
1. quanti sono i rimborsi non ancora saldati divisi per richieste di privati e aziende ed il loro importo complessivo;
2. il motivo di tali ritardi;
3. se la Regione Veneto ha provveduto ad inviare al comune di Caldogno tutti i contributi per il saldo a cittadini ed aziende;
4. qual é l'esatto ammontare delle opere pubbliche validate dal soggetto attuatore, ossia dalla Provincia di Vicenza;
5. se il Comune di Caldogno ha utilizzato parte dei fondi destinati ai rimborsi ai cittadini per la realizzazione e la sistemazione di opere pubbliche e per quale importo;
6. se il Comune di Caldogno intende utilizzare per saldare tutti i rimborsi il contributo della Regione Veneto destinato ad opere per la mitigazione del rischio idraulico, lo stesso che la Regione ha concesso al Comune di Caldogno a compensazione della disponibilità di far sorgere nel proprio territorio il bacino di invaso;
7. l'ammontare dei contributi europei assegnati al Comune di Caldogno relativamente ai danni provocati dall'alluvione.
La replica dell'amministrazione comunale, guidata dal sindaco Marcello Vezzaro, non si è fatta attendere ed ha risposto punto su punto alle richieste del gruppo Caldogno Terranostra:
1. Gli Uffici Comunali hanno già rendicontato entro il 30 novembre 2012 (termine fissato dal Commissario) tutte le domande di contributo, dopo aver effettuato i controlli sui documenti fiscali presentati dai cittadini. Le domande di contributo da saldare sono 201, di cui 172 relative a privati e 29 riferite alle attività produttive. Il fabbisogno complessivo residuo al momento per liquidare i saldi è di €. 760.461,43 di cui €. 579.998,91 per i privati ed €. 180.462,52 per le attività produttive
2. I saldi non sono stati liquidati perché la Regione non ha ancora nominato il nuovo Commissario (la precedente nomina è scaduta il 30.11.2012) o comunque la nuova Struttura regionale competente a gestire i fondi dell’Alluvione. A tal proposito si fa presente che il Cons. Reg. Costantino Toniolo ha prestato un’interrogazione in Consiglio Regionale chiedendo, per l’appunto, la nomina in questione. In ogni caso si procederà con la liquidazione di ulteriori saldi, sulla base della disponibilità di questo Comune a seguito della definizione di tutte le tipologie di spese sostenute per l’Alluvione.
3. Come detto sopra la Regione non ha inviato il saldo per i cittadini, già chiesto dal Comune a novembre 2012, a causa dell’assenza di un nuovo Commissario o Dirigente regionale che possa operare sulla contabilità speciale dell’Alluvione.4. Il soggetto attuatore provinciale ha validato gli interventi nelle risultanze finali come segue:
- Caldogno 1428 interventi di pulizia dei cigli stradali, apertura fossi e scoline, consolidamento di strade comunali interessate da fenomeni franosi €.316.400,00
- Caldogno 1429 intervento di sistemazione impianto di pubblica illuminazione stradale e sistemazione strutture sportive esistenti in località Cresole €.590.000,00
- Caldogno 1433 sistemazione aree verdi pubbliche, spogliatoi campi sportivi di Cresole, sistemazioni idrauliche su strade comunali in corrispondenza di corsi d’acqua consorziali €.840.000,00.
5. Come detto più volte, l’acconto iniziale di €.8.152.000,00 è stato destinato con delibera del Consiglio Comunale n.60 del 22.12.2010 per €.6.152.000,00 per contributi ai privati e per €.2.000.000,00 per interventi di somma urgenza e per opere pubbliche urgenti ed indifferibili. Peraltro con la disponibilità di quest’ultima destinazione si potrà procedere, come sopra detto, con la liquidazione di ulteriori acconti secondo un importo di circa €.300.000,00 sul fabbisogno citato di €.760.461,43.
6. Il Contributo finalizzato a opere di mitigazione del rischio idraulico non è stato concesso dalla Regione, ma dal Ministero dell’Ambiente con una specifica destinazione. L’importo accantonato per il Comune di Caldogno, in accordo con la Regione Veneto, deve necessariamente essere investito per le finalità previste dal Ministero dell’Ambiente in fase di concessione del contributo.
7. A quanto risulta, per i contributi europei è stata avviata la procedura da parte della Regione Veneto già con il precedente Commissario, ma non si hanno notizie certe in merito.
Insomma, un botta e risposta basato sui numeri e sulla speranza che gli enti superiori sblocchino al più presto le procedure per chiudere in modo definitivo (almeno economicamente) la terribile ferita dell'alluvione.
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