Cacciatori veneti, il confronto tra Stival e Berlato ad Orgiano
Venerdi 26 Luglio 2013 alle 10:42 | 0 commenti
Associazione Cacciatori Veneti CONFAVI - Nei racconti che si scambieranno i cacciatori mentre vanno a caccia, oppure mentre sorseggiano un buon bicchiere di vino con gli amici nelle loro taverne riscaldate dalle fiamme del focolare, qualcuno potrà dire: quella sera ad Orgiano, nel confronto tra Stival e Sergio Berlato, ero presente anch’io.
Gli organizzatori dell’incontro di Orgiano (VI) avevano preparato una trappola in piena regola, scegliendo la data ed il luogo dell’incontro, scegliendo come arbitro uno di loro, stabilendo loro le regole, scegliendo loro chi far parlare e quando.
Nonostante tutto lasciasse pensare che, con una trappola così ben preparata e studiata da tempo nei minimi dettagli, l’on. Sergio Berlato non potesse avere scampo, speravano comunque in cuor loro che Berlato rinunciasse a partecipare all’incontro, lasciandoli liberi di accusarlo di codardìa per non aver voluto accettare la sfida lanciatagli provocatoriamente durante il precedente incontro di Vicenza del 4 luglio 2013.
Poveretti coloro che, forse non conoscendo abbastanza l’on. Sergio Berlato, hanno deciso di tentare l’avventura, attirandolo nella loro trappola per massacrarlo una volta per tutte.
Forti del fatto di essere in casa loro, in una data decisa da loro, con i relatori decisi da loro, con l’arbitro sfacciatamente dei loro, con una pletora di relatori decisi da loro, con delle regole stabilite da loro, hanno affrontato la serata di Orgiano con la speranza di riuscire nel loro intento.
La trappola è scattata quando, di fronte a migliaia di cacciatori presenti, l’arbitro “imparziale†ha dato la parola per primo all’on. Sergio Berlato nel palese tentativo di farlo contestare, indipendentemente da quello che avrebbe detto, da tutti gli altri relatori appositamente scelti per attaccare Berlato.
L’on. Sergio Berlato, che non ha nulla da imparare da questi “ trappolatori “ improvvisati, si è subito messo in sintonia con il folto pubblico composto da migliaia di appassionati cacciatori ai quali interessava non certo assistere agli scaricabarile della politica ma interessava invece sapere come la Regione intendesse mandare a caccia i cacciatori del Veneto nel corso della imminente stagione venatoria 2013/2014, visto che gli stessi avevano già pagato in anticipo la licenza dei caccia senza ancora sapere come la Regione volesse mandarli a caccia.
Tre le domande poste dall’on. Sergio Berlato agli assessori regionali:
come intendesse la Regione risolvere il problema delle denunce a carico dei cacciatori per gli appostamenti di caccia, visto che la legge regionale 25/2012 è stata parzialmente dichiarata incostituzionale dalla recente sentenza della Corte costituzionale n. 139/2013;
come la Regione intendesse applicare il regime di deroga per la prossima stagione venatoria 2012/2013, dal momento che le Direttive comunitarie, invariate dal 1979 ad oggi, consentono esplicitamente di garantire questo diritto a tutti i cacciatori;
come intendesse la Regione assicurare il regolare svolgimento dell’attività venatoria evitando che succedesse anche quest’anno quello che è successo l’anno precedente quando, per manifesta incapacità degli amministratori regionali, il calendario venatorio è stato ripetutamente sospeso, costringendo la Regione ad emanare ben quattro delibere di Giunta per sanare i propri errori.
L’assessore Stival, costretto a prendere la parola, ha tentato goffamente di arrampicarsi sugli specchi scaricando le responsabilità dei problemi che affliggono i cacciatori del Veneto dapprima sull’Europa, poi su Roma, poi sull’ISPRA.
Sommerso da ripetute bordate di fischi provenienti dal folto pubblico, intervallati da eloquenti inviti urlati a squarciagola del tipo “va a casa…†“vergognati…†“dimettiti…†, l’assessore Stival e con lui gli organizzatori della trappola, hanno cominciato a rendersi conto che, forse, le cose cominciavano a mettersi in modo decisamente diverso da come avevano previsto o avevano auspicato.
Dopo il rovinoso naufragio dell’assessore Stival, ha ripreso la parola l’on. Sergio Berlato il quale, come già aveva fatto in numerose altre occasioni, ha dimostrato al pubblico, con dettagliata documentazione, che le patetiche argomentazioni utilizzate dall’assessore Stival non trovavano riscontro nella realtà dei fatti.
L’intervento dell’on. Sergio Berlato è stato salutato con una serie di fragorosi applausi di approvazione da parte del folto pubblico.
Ha tentato poi la sorte l’assessore Elena Donazzan, la quale è intervenuta all’incontro forse in base alle rassicurazioni degli organizzatori che le avevano garantito che, in casa loro, sarebbe stata accolta da sicuri applausi.
Nel disperato tentativo di difendere l’operato suo e dell’indifendibile collega Stival, la Donazzan ha cercato di arrampicarsi anche lei sugli specchi e scaricare su altri le responsabilità della Regione.
Anche il suo patetico intervento, interrotto più volte dai fischi e da numerosi e plateali segni di disapprovazione, ha sortito l’effetto diametralmente opposto a quello da lei desiderato.
Capìta l’antifona, l’assessore pro tempore Donazzan ha chiesto al pubblico come mai, fino ad un certo punto della sua carriera politica, le venissero riservati tanti consensi per il suo operato e adesso, questi ingrati di cacciatori, le riservassero solo fischi e “coloriti†apprezzamenti.
La spiegazione gliel’ha data immediatamente e pubblicamente l’on. Sergio Berlato il quale ha ricordato all’assessore pro tempore Donazzan che i consensi le sono arrivati fino a quando Sergio Berlato le preparava (gratuitamente) tutti i provvedimenti con i quali lei faceva bella figura.
All’affermazione della Donazzan che ostentava i tanti voti ricevuti alle passate elezioni l’on. Sergio Berlato ha prontamente risposto:†Bella forza che hai preso tanti voti, te li ho sempre girati io…ma dalla prossima volta ti dovrai arrangiare perché i voti dei cacciatori non li prenderai mai più !!!
Diventata paonazza in viso, forse per la grande vergogna, l’assessore Donazzan è stramazzata sulla sua sedia non proferendo più parola per il resto della serata.
E’ stata poi la volta dei rappresentanti delle varie associazioni venatorie che hanno chiesto alla Regione che venissero risolti i problemi dei cacciatori, problemi ai quali, dall’incontro di Orgiano, sembra proprio che la Regione non sappia che soluzione trovare.
Degno di nota l’intervento della Presidente dell’Associazione Cacciatori Veneti-CONFAVI che ha richiamato la Regione alla sue responsabilità , invitando gli assessori regionali a fare il loro dovere ed a fornire tempestive ed adeguate risposte ai cacciatori del Veneto.
Anche nel corso dell’incontro di Orgiano, così come avvenuto nel corso dei precedente incontri tenutisi in Fiera a Vicenza il 15 dicembre 2012 ed al VIEST Hotel di Vicenza il 4 luglio u.s., l’on. Sergio Berlato ha rinnovato la sfida affermando:†Sono pronto a dimettermi del Parlamento europeo per tornare a gestire la caccia in Regione Veneto. Se nell’arco temporale di tre mesi non riuscissi a trovare la soluzione al problema delle denunce penali per i capanni, al problema delle cacce in deroga, al problema delle sospensioni del calendario venatorio, sono pronto a dimettermi da ogni carica e di uscire definitivamente dalla scena politicaâ€.
Con i fragorosi applausi e le ovazioni da stadio che hanno accompagnato l’intervento dell’on. Sergio Berlato, è calato il sipario sulla trappola architettata dagli organizzatori dell’incontro di Orgiano, i quali si sono accorti che in quella trappola, da loro così accuratamente architettata, ci sono finiti loro e non certo l’on. Sergio Berlato.
Poveri trappolatori sprovveduti!
Adesso hanno capito chi è Sergio Berlato e di quale sia il livello del suo meritato consenso tra i cacciatori italiani.
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