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Caccia, Zanoni (PD): "batosta per Berlato e la lobby estremista, la Lombardia boccia quella in deroga"

Di Note ufficiali Lunedi 8 Ottobre 2018 alle 15:31 | 0 commenti

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“Berlato e la lobby estremista dei cacciatori veneti speravano di trovare sponda nella Lombardia, ma hanno subito una bella batosta. Una batosta di civiltà”. Con queste parole - in una nota stampa - il consigliere regionale del Partito Democratico, Andrea Zanoni, commenta “la doppia bocciatura del Consiglio regionale della Lombardia dei Progetti di Legge che autorizzavano la caccia in deroga a specie protette e la cattura dei richiami vivi, bocciatura per la quale è stato determinante il voto contrario del Gruppo del Partito Democratico”.

“I rischi di incostituzionalità sollevati dalle Opposizioni hanno fatto breccia nella Maggioranza, che si è spaccata – esordisce l’esponente dei Democratici - e così la discussione è morta sul nascere. Si tratta di un precedente incoraggiante, visto che qui in Veneto erano già pronti a copiare la legge lombarda: mi auguro sia una pietra tombale sulla pretesa di cacciare uccellini, come Peppola e Fringuello, protetti dall’Unione Europea”.

“Nonostante le bocciature dell’Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) – ricorda il Vicepresidente della Commissione Ambiente - la Maggioranza continua a provarci, e lo scorso luglio il Consiglio regionale ha approvato una mozione del Gruppo di Fratelli d’Italia, con voti favorevoli di Lega, Lista Zaia e Forza Italia, per chiedere al Governo di consentire alle Regioni l’applicazione della caccia agli uccelli protetti in regime di deroga”.

“Questo dietrofront della Lombardia è una mazzata pesante – conclude Andrea Zanoni -  che spero farà crollare definitivamente le aspettative e le  promesse, deleterie, di Berlato e dei suoi amici in deroga”. 

Leggi tutti gli articoli su: Sergio Berlato, Partito Democratico, caccia, Andrea Zanoni

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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