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Caccia, Zanoni: diventa reato detenere uccelli da richiamo con anelli contraffatti

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 30 Dicembre 2013 alle 11:58 | 0 commenti

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On. Andrea Zanoni, PD - Con la sentenza numero 46228 del 23 ottobre 2013, depositata il 19 novembre, la Terza Sezione penale della Corte di Cassazione ha riconosciuto come reato la detenzione di richiami vivi non inanellati o con anelli contraffatti.

La Suprema Corte, presieduta dal giudice Saverio Felice Mannino, si è pronunciata rigettando il ricorso di un cacciatore contro la sentenza del Tribunale di Lucca che lo aveva condannato a un’ammenda di 1.200 euro e alla confisca del richiamo vivo sequestrato perché privo dell’anello identificativo.

La Corte ha sottolineato che “l’ipotesi prevista dall’articolo 30, lettera h), della legge dell’11 febbraio del 1992 numero 157 del 1992 sia applicabile al caso in esame dovendosi ricondurre fra i mezzi vietati anche l’uso dei richiami vivi non inanellati e, dunque, di provenienza non legittima, la cui detenzione non risulta autorizzata”.

L’eurodeputato Andrea Zanoni vice Presidente dell’Intergruppo per il Benessere e la Conservazione degli Animali al Parlamento europeo ha affermato: «I richiami vivi, per legge, devono essere muniti di anello inamovibile, ovvero che non si possa rimuovere. L’esemplare viene in questo modo identificato, indicandone la provenienza e il possessore, con un codice alfanumerico simile alla targa per l’auto. Purtroppo ci sono troppi uccelli da richiamo con anelli contraffatti. Per capire come funziona il commercio illegale basta vedere questo VIDEO, che invito tutti i cittadini a visionare, dove vengono inanellati con anelli contraffatti uccelli catturati illegalmente che così diventano detenuti lecitamente e quindi immessi nel mercato».

In merito a questa pratica, Zanoni ha depositato un’interrogazione-denuncia alla Commissione Europea lo scorso 8 novembre 2012. Il Commissario UE all’Ambiente, Janez Potočnik, in risposta, il 15 gennaio 2013, ha sottolineato che “ai sensi della Direttiva Uccelli 2009/147/CE per tutte le specie di uccelli viventi naturalmente allo stato selvatico nell’UE, gli Stati membri vietano la cattura deliberata e la vendita, il trasporto per la vendita, la detenzione per la vendita, nonché l’offerta in vendita di uccelli vivi e di uccelli morti” e ha ricordato che “è pertanto un chiaro obbligo per le autorità degli Stati membri istituire un sistema opportuno di attuazione e applicazione dei divieti summenzionati e delle relative disposizioni”.

«Un animale selvatico, per legge, fa parte del patrimonio indisponibile dello Stato, ovvero di tutti noi - ha aggiunto Zanoni- Un uccellino catturato con le reti al quale si mette un anellino contraffatto diventa proprietà privata commettendo dunque un furto ai danni di tutti i cittadini. Ora la sentenza pronunciata dalla Corte di Cassazione fa giurisprudenza, stabilendo che la detenzione di uccelli non inanellati o con anelli che si possono sfilare o contraffatti, come quelli del video, non comporta una semplice sanzione amministrativa, ma una sanzione penale. Il pronunciamento della Corte è importantissimo, perché ora tutti i possessori di uccelli con anelli contraffatti rischiano di trovarsi davanti al giudice per rispondere del reato di utilizzo di mezzi vietati, sanzionato penalmente dalla Legge sulla caccia 157 del 1992 all’articolo 30 lettera h). Questa sentenza è un bel regalo di Natale anche perché oggi abbiamo un estremo bisogno di tutelare gli uccelli migratori che, oltre a subire i danni da uccellagione, bracconaggio e caccia hanno subito un grave tracollo numerico dovuto a un’ epidemia da tricomoniasi che ha colpito in particolare Verdoni, Fringuelli e Cince».

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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